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Rivoluzione climatica e viticoltura: una sfida contemporanea nell’analisi di Coldiretti Verona

Come l'incremento termico globale e le nuove pratiche agricole stanno ridefinendo la produzione vinicola

Negli ultimi cinquant’anni, abbiamo assistito a un incremento della temperatura media globale di circa 1,5 gradi Celsius. Una tendenza che, secondo le proiezioni attuali, si prevede possa intensificarsi nel corso dei prossimi decenni. Da questa osservazione, emersa dalle analisi di Coldiretti Verona, emerge un quadro preoccupante, particolarmente tangibile nel settore vitivinicolo. I viticoltori stanno osservando una variazione anticipata nelle tappe fondamentali del ciclo vitale delle viti, quali la germinazione, la fioritura, la fase di ingrossamento dell’uva e la maturazione – processi essenziali per la produzione di vini di alta qualità.

Il cambiamento climatico porta con sé una serie di sfide: dalla siccità alle bruciature solari, dall’accumulo eccessivo di acqua fino alle gelate inaspettate di fine stagione, fenomeni che possono compromettere significativamente la salute e la produttività delle viti. Di fronte a queste difficoltà, è imperativo adottare strategie agronomiche mirate sia per rispondere ai bisogni immediati che per garantire la sostenibilità a lungo termine delle colture.

Durante un evento organizzato a Cantina Valpolicella di Negrar da Coldiretti e Valpolicella Benaco Banca, con la collaborazione di numerose istituzioni e con il sostegno del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona, sono state discusse le implicazioni di questi cambiamenti. La conferenza ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui il professor Giovanni Battista Tornielli dell’Università di Padova, che ha evidenziato come il periodo di raccolta nelle aree di Valpolicella si sia anticipato notevolmente, con ripercussioni dirette sulla composizione chimica dell’uva e, di conseguenza, sul profilo dei vini prodotti.

Tuttavia, emerge anche una nota positiva: attraverso l’adozione di pratiche agronomiche innovative, è possibile affrontare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Tra le strategie a breve termine vi sono la cura meticolosa delle piante, l’uso di sistemi di ombreggiamento e una gestione attenta del suolo e dell’irrigazione. Per soluzioni a lungo termine, è essenziale rivisitare la scelta dei vitigni, i metodi di coltivazione e l’orientamento dei vigneti. È inoltre cruciale intensificare la ricerca su portainnesti più resistenti e adattabili ai cambiamenti climatici.

Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona, ha concluso l’incontro sottolineando l’importanza dell’innovazione tecnologica e delle pratiche agronomiche avanzate. Queste ultime, inclusa l’introduzione di tecnologie biotecnologiche non OGM, promettono di sviluppare varietà di vite più resilienti, preservando al contempo la biodiversità e l’identità varietale che caratterizzano i vini di qualità.

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