Il settore del florovivaismo in Veneto celebra l’importanza e il predominio femminile nelle sue fila. Dopo la festa della donna, marcata dal tradizionale omaggio delle mimose, emerge con forza il contributo delle donne in questo ambito, come sottolineato da Coldiretti Verona. Il Veneto, regione nota per la sua vivace attività nel settore agricolo e artistico, conta circa 1.400 aziende florovivaistiche, con una significativa predominanza di impiego femminile che varia dal 70 all’80 per cento.
Creatività e resilienza: i pilastri del contributo femminile
Francesco Bellini, presidente del Tavolo di lavoro sul florovivaismo istituito da Coldiretti Verona, ha evidenziato il ruolo cruciale delle donne nel florovivaismo. “L’apporto delle donne nel nostro settore è fondamentale per il contributo che esse danno in termini di creatività, resilienza e senso della cooperazione,” ha dichiarato Bellini. La sua osservazione riconosce la capacità intrinseca femminile di mescolare senso estetico e praticità, una combinazione che si rivela preziosa nell’ambito dei centri di giardinaggio. Questi centri, infatti, ogni giorno si impegnano a generare bellezza, arricchendo l’ambiente e la vita delle persone.
Un settore in crescita guidato dall’eccellenza al femminile
Il florovivaismo rappresenta un segmento vitale dell’agricoltura con una forte inclinazione artistica, in cui il Veneto eccelle grazie al contributo femminile. La presenza predominante delle donne non solo evidenzia una significativa tendenza verso la parità di genere in un settore tradizionalmente maschile, ma dimostra anche come la diversità possa portare a risultati eccellenti, coniugando competenze tecniche e sensibilità estetica.
Con il plauso di figure chiave come Francesco Bellini, il florovivaismo in Veneto dimostra come il contributo femminile sia indispensabile non solo per la crescita e il successo del settore, ma anche come esempio luminoso di inclusività e uguaglianza di genere nell’agricoltura. Questo settore, così profondamente radicato nelle tradizioni e nello sviluppo economico regionale, apre le porte a un futuro in cui la bellezza e l’eccellenza sono intrinsecamente legate alla diversità e all’innovazione portata dalle donne.