Il Comune di Verona ha approvato, nella seduta di martedì 26 marzo, un’importante iniziativa volta a promuovere l’inclusione lavorativa di individui detenuti o condannati a pene alternative al carcere. Questa decisione, promossa dall’assessore ai Servizi sociali Luisa Ceni, mira a estendere un programma di tirocini retribuiti che faciliti il reinserimento lavorativo e sociale di questo particolare segmento della popolazione.
Con un occhio al futuro, l’azione si propone di dare continuità ai successi raggiunti nel periodo 2021-2023, proseguendo con progetti che non solo rispettano, ma anche valorizzano i diritti fondamentali degli individui privati della libertà personale. Questa collaborazione vede il coinvolgimento di diverse entità, tra cui il Comune di Verona stesso, il garante dei diritti delle persone detenute, la direzione della casa circondariale di Montorio, l’ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna, l’ufficio di sorveglianza locale, insieme alla fondazione Esodo Onlus e al consorzio Sol.Co. Verona.
L’assessore Ceni ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa, sottolineando come i progetti realizzati abbiano offerto a molti partecipanti l’opportunità di intraprendere un percorso di reinserimento efficace nella società. Questo percorso non solo ha permesso ai partecipanti di riappropriarsi di un ruolo attivo nella comunità, ma ha anche contribuito a rafforzare il senso di sicurezza e appartenenza all’interno della società, favorendo così l’intero tessuto sociale. Gli interventi realizzati hanno principalmente riguardato lavori di manutenzione in spazi verdi e aree pubbliche all’interno del territorio del Comune di Verona, dimostrando un impegno concreto nella valorizzazione delle aree comuni e nel promuovere un modello di riabilitazione sociale attraverso il lavoro.
