Il Tribunale di Riesame di Venezia ha annullato la decisione di sospensione che riguardava l’agente Andrea Provolo, precedentemente sospeso per un periodo di dieci mesi in seguito ad accuse di abusi all’interno della questura di Verona. Il provvedimento di sospensione iniziale era stato imposto dalla giudice Livia Magri, basandosi su indizi preliminari e testimonianze raccolte durante l’inchiesta.
Nonostante le gravi accuse, il Tribunale di Riesame ha identificato delle incongruenze nelle dichiarazioni del principale accusatore di Provolo, determinando così l’insufficienza delle prove presentate per giustificare una misura cautelare così severa. In risposta, i magistrati hanno accolto la richiesta di revoca presentata dall’avvocato di Provolo, riportandolo in servizio.
Questa sentenza ha intensificato le critiche di Flavio Tosi, esponente di Forza Italia e deputato di Verona, nei confronti dei magistrati coinvolti. Tosi ha espresso forte disappunto per quello che ritiene un errore giudiziario, sottolineando come altre indagini parallele abbiano progressivamente smontato le accuse basate su testimonianze rivelatesi dubbie. Ha inoltre enfatizzato la difficoltà delle condizioni in cui gli agenti devono operare, spesso confrontandosi con elementi problematici della società.
Infine, Tosi ha annunciato l’intenzione di sollecitare un intervento ispettivo da parte del ministro della Giustizia, Nordio, al fine di esaminare gli approcci persecutori di alcuni magistrati nei confronti dei servitori dello stato, situazione che ha descritto come totalmente inammissibile.
