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Calo delle iscrizioni nelle scuole superiori di Verona, un’analisi dettagliata

Un fenomeno preoccupante si profila all'orizzonte dell'istruzione superiore veronese

Per la prima volta dopo anni di costante crescita, le iscrizioni alle scuole superiori della provincia di Verona mostrano un’inattesa flessione. Con 35.763 preiscrizioni per l’anno accademico in corso, il numero degli studenti è leggermente diminuito rispetto all’anno precedente, segnando un calo di 12 unità, nonostante l’aumento di una classe. Questo dato, pur necessitando di conferme ufficiali con le iscrizioni definitive estive, già accende i riflettori su un trend che potrebbe avere significative ripercussioni sul tessuto educativo e sociale del territorio.

Variabilità territoriale e dinamiche scolastiche

La situazione delle iscrizioni varia considerevolmente tra le diverse zone della provincia. A Villafranca e San Bonifacio, si registra un incremento degli studenti, mentre Verona città affronta una riduzione di tre classi e 39 studenti. Ancora più marcato il calo nelle zone limitrofe al lago di Garda, con una perdita di quattro classi e 26 studenti. La Valpolicella mantiene numeri stabili, e Legnago vede addirittura un lieve aumento, con due classi in più rispetto all’anno precedente.

Le scuole nel dettaglio: tra crescita e declino

La distribuzione degli iscritti rivela dinamiche interessanti a livello di singoli istituti. Nel capoluogo, scuole come il Cangrande, il Marconi e il Fracastoro segnalano un aumento degli iscritti, mentre istituti storici quali il Galileo Galilei, il Messedaglia e il Maffei fanno i conti con un sensibile calo. Sul fronte del Garda, se da un lato il Carnacina di Bardolino vede diminuire le sue preiscrizioni, dall’altro il liceo Marie Curie e il Dal Cero di San Bonifacio godono di una crescita. Nel Villafranchese spicca il Bolisani di Isola della Scala con i migliori dati, a fronte di una contrazione per la sede di Villafranca.

Verso il futuro: prospettive e sfide

Questa tendenza al ribasso solleva questioni cruciali riguardo l’allocazione delle risorse e la gestione degli spazi scolastici, tematiche sulle quali il Presidente della Provincia di Verona, Flavio Pasini, ha recentemente deliberato. Mentre alcuni istituti navigano in acque serene, altri dovranno affrontare le sfide imposte da un calo degli iscritti, stimolando riflessioni su come incentivare l’attrattività dell’offerta formativa e mantenere elevati gli standard educativi.

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