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Il futuro delle città: un dibattito a Verona per un’urbanistica innovativa e inclusiva

Il futuro delle città: un dibattito a Verona per un'urbanistica innovativa e inclusiva

Verona si conferma epicentro di un dibattito fondamentale per il futuro dell’urbanistica. Il convegno “Il futuro delle città – Ripartire dai quartieri”, tenutosi il 22 aprile all’Auditorium Verdi di Veronafiere, ha catalizzato l’attenzione di urbanisti, accademici, amministratori e professionisti. L’incontro, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc), ha messo in luce la necessità di ridefinire i modelli di sviluppo urbano in risposta alle crisi climatiche, economiche ed energetiche.

Massimo Crusi, presidente del Cnappc, ha evidenziato l’importanza della rigenerazione urbana, proponendo un modello di città che migliora mobilità, economia, e qualità dell’aria, attraverso un’intensa cura del paesaggio. L’evento ha visto la partecipazione di Carlos Moreno, professore alla Sorbona e ideatore della “città di 15 minuti”, che ha sottolineato come le crisi attuali richiedano un radicale adattamento degli stili di vita, favorendo l’economia locale e la solidarietà attraverso una maggiore prossimità.

Le proposte emerse dal convegno includono lo sviluppo di un’urbanistica che prioritizzi le relazioni sociali e l’uso responsabile delle risorse, trasformando i quartieri in ecosistemi autosufficienti e integrati. Questa visione promuove un’organizzazione urbana che riduca la dipendenza da risorse esterne, incrementando la resilienza locale in risposta al cambiamento climatico e alle emergenze sanitarie, come evidenziato dalla pandemia di Covid-19.

Giuseppe Cappochin, a capo del dipartimento “Legislazione Urbanistica e Futuro della Città”, ha ribadito la necessità di adottare principi di ecologia, accessibilità e partecipazione per garantire che le città del futuro siano veramente a servizio dei cittadini. Matteo Faustini, presidente dell’Ordine degli Architetti di Verona, ha lanciato un appello per un progetto urbano che valuti le esigenze a lungo termine, proponendo una città inclusiva che valorizzi spazi pubblici e promuova l’housing sociale.

Il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, ha enfatizzato l’importanza di una progettazione urbana che ascolti attivamente le esigenze della comunità, superando le logiche di breve termine legate al consenso elettorale. Questo approccio si propone di affrontare complesse sfide urbane con soluzioni innovative e lungimiranti.

Barbara Bissoli, vicesindaca e assessora alla pianificazione urbanistica, ha concluso sottolineando l’impegno dell’amministrazione nel costruire una città che ponga al centro le esigenze di donne, bambini, anziani, persone con disabilità e giovani, garantendo loro un futuro di qualità.

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