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Nuova alba per i servizi sociali del Veneto: una riforma rivoluzionaria

La Regione Veneto inaugura una ristrutturazione degli Ambiti Territoriali Sociali, promettendo maggiore efficienza e inclusione

Consiglio regionale del Veneto

Nella seduta del consiglio regionale del Veneto tenutasi il giorno successivo al vivace confronto del 26 marzo, è stata approvata una legge di vasta portata che trasforma il paesaggio dei servizi e interventi sociali nella regione. Con 35 voti a favore e 9 astensioni, la normativa introduce un modello organizzativo che vede gli Ambiti Territoriali Sociali (Ats) al centro della programmazione e dell’erogazione dei servizi socio-assistenziali. Questa riforma attribuisce agli Ats un ruolo di primo piano nella definizione delle politiche sociali su un’area più ampia rispetto ai singoli Comuni.

L’assessora alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha espresso soddisfazione per l’approvazione, sottolineando l’importanza di una gestione condivisa dei servizi che superi le frammentazioni territoriali esistenti. Grazie a questa riforma, il Veneto si posiziona come pioniere nella regolamentazione dei servizi sociali territoriali, puntando su enti con personalità giuridica propria per elevare la qualità dei servizi partendo dalla valorizzazione delle competenze del personale.

Il numero di Ats verrà incrementato da 21 a 24, rispondendo alle richieste di maggior rappresentatività da parte di città importanti come Verona e Padova. Questa espansione mira a garantire un’accessibilità uniforme e trasparente ai servizi, con un finanziamento iniziale di 5,5 milioni di euro per supportare l’infrastruttura sociale. La riforma facilita una pianificazione congiunta delle politiche sociali a livello intercomunale, promettendo risposte di qualità e omogenee ai bisogni dei cittadini.

Il consigliere regionale Daniele Polato ha elogiato la riforma come un cambiamento epocale che non solo migliorerà il sistema di servizi sociali e assistenziali del Veneto, già noto per la sua eccellenza, ma anche come un mezzo per ottimizzare l’utilizzo dei fondi europei, riaffermando l’impegno della regione nel soddisfare le esigenze dei suoi cittadini.

Nonostante l’approvazione, il processo ha visto il contributo di emendamenti sia da parte della maggioranza che dell’opposizione, con un particolare accento sulla necessità di mantenere una gestione pubblica degli Ats per salvaguardare il settore dell’assistenza sociale. Sono state sollevate preoccupazioni riguardo alla sufficienza dei fondi assegnati e alla gestione del personale, nonché sull’effettiva integrazione dei servizi socio-sanitari, ponendo l’accento sull’importanza di una collaborazione sovracomunale per affrontare complessivamente le sfide del settore.

Questa legge segna un punto di svolta nella gestione dei servizi sociali in Veneto, con la speranza di creare una rete di supporto più efficace e accessibile per tutti i cittadini della regione.

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