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Il Governatore del Veneto Zaia favorevole alla riforma per introdurre il “premierato”

Il Governatore, nel suo intervento, cita anche Jean-Jacques Rousseau

La proposta di riforma costituzionale del governo Meloni, volta a introdurre l’elezione diretta del presidente del Consiglio da parte dei cittadini, ha suscitato un dibattito significativo nell’ambito politico italiano. Questa iniziativa mira a consolidare il principio democratico e a rafforzare la stabilità dei governi, consentendo l’attuazione di politiche a medio-lungo termine. Inoltre, si prefigge di promuovere la coesione tra schieramenti e di prevenire il trasformismo parlamentare.

Secondo la proposta, il presidente del Consiglio verrebbe eletto direttamente dai cittadini attraverso una votazione popolare che si svolgerebbe contemporaneamente alle elezioni parlamentari, utilizzando la stessa scheda elettorale. Inoltre, il presidente del Consiglio dovrebbe essere un parlamentare eletto nella Camera per la quale si è candidato.

Un punto centrale della proposta è quello che è stato definito come la “norma antiribaltoni“. Questa norma prevede che il presidente del Consiglio in carica possa essere sostituito solo da un parlamentare della maggioranza, con l’obiettivo di garantire la continuità del programma di governo. In caso di cessazione del mandato del sostituto, si procederebbe allo scioglimento delle Camere.

La riforma costituzionale proposta richiederebbe anche una nuova legge elettorale che assegni alla coalizione del presidente del Consiglio il 55% dei seggi parlamentari su base nazionale, al fine di assicurare la governabilità.

La proposta stabilisce inoltre un mandato di cinque anni per il presidente del Consiglio e supera la categoria dei senatori a vita nominati dal presidente della Repubblica, sebbene i senatori a vita già nominati mantengano la loro carica.

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha elogiato la proposta, sottolineando che essa rappresenta un passo significativo verso la partecipazione diretta dei cittadini alla politica. Ha citato Jean-Jacques Rousseau, sostenendo che la politica e le istituzioni devono essere al servizio dei cittadini e che l’elezione diretta dei leader politici rappresenta un modo per garantire che i cittadini siano veri attori protagonisti nella governance del paese.

Tuttavia, è importante notare che l’interpretazione di Rousseau fatta da Zaia può differire da alcune delle idee originali espresse dal filosofo. Rousseau sottolineava l’importanza della volontà generale e riteneva che il popolo dovesse esercitare la sovranità direttamente attraverso l’assemblea, senza la rappresentanza politica. Questa visione differisce dalla proposta di elezione diretta del presidente del Consiglio, che si basa ancora sulla rappresentanza politica.

In sintesi, la proposta di riforma costituzionale del governo Meloni cerca di introdurre un sistema in cui il presidente del Consiglio viene eletto direttamente dai cittadini, ma il dibattito sulla sua conformità alle idee di Rousseau e sulla rappresentanza politica rimane aperto.

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