Allarme sicurezza negli ospedali: Uil Verona e Tosi chiedono azioni concrete

Il sindacato e l’europarlamentare Tosi chiedono alla Regione Veneto un intervento immediato per tutelare il personale sanitario.

Borgo Trento

Le aggressioni contro medici, infermieri e soccorritori continuano ad aumentare, generando allarme tra operatori e sindacati. A denunciare la situazione è la Uil Fpl Verona, che segnala un incremento dei casi, specialmente nei contesti territoriali e nei servizi di emergenza. Gli episodi di violenza colpiscono in particolare il personale del 118 e i soccorritori delle ambulanze, spesso inviati in aree sensibili senza un adeguato supporto delle forze dell’ordine.

A far scattare l’ennesimo campanello d’allarme è stata l’aggressione subita da alcuni operatori della Croce Verde, avvenuta a Verona, nella zona di Borgo Venezia, durante un intervento nella serata del 25 giugno.

Il sindacato sottolinea che la sola formazione del personale non è più sufficiente. È necessaria un’azione strutturale, che preveda interventi concreti per garantire sicurezza e incolumità. Fondamentale, secondo la Uil, è l’attivazione di protocolli che evitino l’invio di equipaggi del 118 in aree a rischio senza un presidio delle forze dell’ordine.

Parallelamente, Flavio Tosi, europarlamentare di Forza Italia, ha lanciato un appello al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sollecitando un piano immediato. «Il governo sta rafforzando la presenza delle forze di polizia. Ora spetta alla Regione fare la propria parte», ha dichiarato Tosi, che propone di seguire l’esempio del Trentino investendo in vigilanza privata.

Tosi critica duramente l’idea di ricorrere a corsi di autodifesa per il personale sanitario: «Non si può scaricare la responsabilità su chi già subisce il problema. Le istituzioni devono garantire protezione, non chiedere ai medici di arrangiarsi». Secondo l’ex sindaco di Verona, l’uso di guardie giurate a supporto delle forze dell’ordine avrebbe un impatto minimo sul bilancio regionale, che ammonta a 12 miliardi di euro per la sanità.

La proposta, spiega Tosi, sarebbe attuabile in tempi brevissimi, e potrebbe rappresentare una risposta immediata ed efficace a una crisi che colpisce ogni giorno gli operatori sanitari nei Pronto soccorso, sulle ambulanze e nei servizi domiciliari. «È ora che la Regione affronti seriamente questo problema», conclude Tosi, accusando l’attuale amministrazione di sottovalutare l’emergenza in corso.

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