Caselle, camion fuori controllo su via Ca’ Fiorina: il divieto resta ignorato

A Isola della Scala la frazione è soffocata dai tir diretti al polo logistico di Mazzantica. Rischi continui e proteste

Nonostante il divieto vigente, i mezzi pesanti continuano a transitare su via Ca’ Fiorina a Caselle di Isola della Scala, provocando situazioni di pericolo e malumore tra i residenti. La strada, che collega la frazione al cimitero e al vicino Comune di Oppeano, è attraversata ogni giorno da camion in violazione delle regole, complici i percorsi più rapidi verso il grande centro logistico di Mazzantica.

Il tratto, lungo poco meno di due chilometri, è soggetto da anni a un divieto di transito per i veicoli con massa superiore alle 3,5 tonnellate, come evidenziato dalla segnaletica installata all’incrocio con la Strada Provinciale 22 “dei Castelli”. Eppure, il flusso di tir è costante.

La situazione si è aggravata con l’espansione delle attività logistiche nella vicina Oppeano, che ha trasformato questa strada secondaria in un corridoio preferenziale per gli autoarticolati provenienti da ovest, desiderosi di evitare percorsi più lunghi per raggiungere magazzini e snodi stradali.

Una strada non adatta ai tir

Via Ca’ Fiorina non è progettata per sopportare il transito di mezzi pesanti. La carreggiata stretta e l’uscita ad angolo retto sulla SP22, proprio davanti alla chiesa parrocchiale, creano incroci pericolosi e manovre azzardate. I camion, per svoltare, sono spesso costretti a invadere la corsia opposta, con conseguenze potenzialmente gravi.

L’episodio più recente risale al 20 giugno, quando un tir in manovra ha quasi provocato un frontale con un’autovettura proveniente da Tarmassia. L’automobilista, tentando un sorpasso su un tratto con precedenza interrotta, si è trovato faccia a faccia con il camion e ha dovuto deviare improvvisamente, finendo nel piazzale sterrato accanto alla chiesa.

Il Comune: «Controlli difficili, ma agiremo»

Il sindaco di Isola della Scala, Luigi Mirandola, conferma la presenza del problema. «Il divieto è in vigore da tempo, la segnaletica è ben visibile, ma viene costantemente ignorata», dichiara. Il Comune, pur avendo più volte intensificato i controlli, non riesce a garantire una sorveglianza costante: «Non possiamo posizionare una pattuglia fissa su Ca’ Fiorina, il territorio da monitorare è troppo ampio», ammette il primo cittadino.

Quando la Polizia locale interviene, le infrazioni sono sistematicamente rilevate, a dimostrazione di quanto il fenomeno sia radicato. Lo stesso sindaco ha recentemente sollecitato l’ufficio tecnico per valutare un potenziamento della segnaletica, in modo da renderla ancora più visibile agli autisti dei mezzi pesanti.

Nonostante la scarsità di segnalazioni recenti da parte dei cittadini, l’amministrazione intende occuparsi nuovamente della questione nei prossimi giorni, riconoscendo la necessità di garantire maggiore sicurezza ai residenti della frazione.

Un problema che chiama in causa anche la viabilità sovracomunale

Il caso di Caselle riflette una criticità più ampia legata allo sviluppo della logistica e alla pressione sulla viabilità locale, spesso inadatta ad assorbire il traffico generato da hub e magazzini. In assenza di percorsi alternativi regolati e infrastrutture adeguate, le strade comunali si trasformano in vie di passaggio illegali ma più comode per i tir, mettendo a rischio la sicurezza di residenti e automobilisti.

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