Un nuovo traguardo per la mobilità sostenibile nel Veneto è stato raggiunto con la posa della passerella sul fiume Fratta, a Pressana, in provincia di Verona. La struttura, fedele nella forma al vecchio ponte ferroviario, rappresenta un moderno collegamento ciclo-pedonale inserito nel progetto della Treviso-Ostiglia, un’infrastruttura che sta trasformando un antico asse ferroviario in un corridoio verde per la mobilità dolce.
L’intervento è parte integrante del tratto che attraversa i Comuni di Cologna Veneta, Pressana e Minerbe, per un’estensione complessiva di circa 5 chilometri. Si tratta di un segmento strategico nella rete regionale delle ciclovie, pensata per valorizzare il territorio e incentivare il turismo lento.
Un’opera tra tradizione e innovazione
La nuova passerella ricalca la struttura del vecchio ponte ferroviario, ma impiega materiali innovativi e soluzioni funzionali per garantire sicurezza e durabilità. L’obiettivo è non solo quello di preservare la memoria storica del tracciato, ma anche di renderlo fruibile in modo efficiente per ciclisti e pedoni.
Durante la cerimonia di posa, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Aggiungiamo un ulteriore tassello al tracciato della Treviso-Ostiglia… un asse strategico che un tempo univa i territori con il treno e che oggi collega persone e luoghi nel segno della mobilità dolce e del turismo sostenibile”.
Lo stato di avanzamento della Treviso-Ostiglia
Il progetto della Treviso-Ostiglia prevede un totale di 118 chilometri di tracciato ciclopedonale, attraversando le province di Treviso, Padova, Vicenza e Verona. Al momento, sono già percorribili 89 chilometri, segno di un avanzamento significativo del programma.
La conclusione dell’intero percorso è prevista entro il 2026, con Veneto Strade incaricata del completamento. L’infrastruttura si configura come un corridoio verde capace di unire centri urbani, aree rurali e attrazioni culturali, promuovendo uno stile di vita attivo e rispettoso dell’ambiente.
Mobilità dolce e turismo slow: la visione del Veneto
Il progetto si inserisce in un più ampio piano regionale di riqualificazione delle vecchie linee ferroviarie, che punta a ripensare la mobilità in chiave sostenibile. La Treviso-Ostiglia è oggi un esempio concreto di come sia possibile recuperare infrastrutture dismesse e trasformarle in risorse per il territorio, con benefici per residenti, turisti e ambiente.
L’assessore De Berti ha ribadito il ruolo chiave dell’opera nel rilancio del turismo lento, capace di attrarre visitatori interessati a esperienze immersive, percorsi naturalistici e scoperte culturali lungo l’itinerario.