Il Garda si mobilita: camminata civica per un “lago vivo e vivibile”

Il 7 giugno cittadini e associazioni si ritroveranno alla Rocca di Garda per chiedere una gestione integrata del lago e fermare le minacce ambientali

Marcia per il lago di Garda

Difendere il Lago di Garda dal degrado ambientale e sociale: questo l’obiettivo della camminata simbolica in programma sabato 7 giugno 2025. Con partenza da Costermano e Garda e arrivo previsto alla Rocca di Garda, l’evento vedrà la partecipazione di cittadini, attivisti, esperti e oltre 40 associazioni riunite attorno al manifesto per un “lago vivo e vivibile”.

La manifestazione nasce dalla volontà di contrastare le pressioni sempre più intense su uno degli ecosistemi più preziosi del nostro Paese, minacciato da cementificazione, overtourism, frammentazione gestionale e crisi climatica.

Un ecosistema fragile sotto assedio

Il Lago di Garda – il più esteso d’Italia – sta vivendo una progressiva alterazione ambientale e paesaggistica, secondo le organizzazioni promotrici, tra cui WWF, Legambiente, Italia Nostra, Garda Futura e Il Carpino. Negli ultimi anni le sue rive sono state trasformate da infrastrutture turistiche invasive, nuove edificazioni e massicci interventi senza una regia unitaria, provocando la scomparsa di habitat naturali, come i canneti, e un declino della biodiversità.

Michele dall’O, presidente del WWF veronese, ha lanciato l’allarme: “Occorre ripristinare i canneti e pianificare la gestione della fauna ittica, altrimenti il lago perderà il suo equilibrio ecologico”.

A ciò si aggiungono gli effetti del cambiamento climatico, con l’aumento della temperatura dell’acqua e la diffusione di specie aliene invasive, a scapito della fauna autoctona.

Una governance spezzata tra tre regioni

Un altro nodo centrale è la mancanza di una gestione unitaria: il lago è suddiviso tra Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige, ma le politiche ambientali e urbanistiche sono spesso disomogenee e scollegate.

Mario Spezia dell’associazione Il Carpino evidenzia la necessità di una svolta: “Le sponde affrontano i problemi in modo frammentario. Proporremo la creazione di un’autorità di bacino interregionale”.

Anche il carico turistico eccessivo, ormai insostenibile per le comunità residenti, aggrava la situazione: traffico congestionato, carenza di alloggi accessibili, perdita di identità locale.

Le richieste al centro della camminata

Il manifesto dell’iniziativa – che si può sottoscrivere anche scrivendo a camminataperilgarda@gmail.comchiede interventi chiari e misurabili, tra cui:

  • stop al consumo di suolo e alla cementificazione selvaggia,

  • tutela degli spazi naturali e agricoli ancora esistenti,

  • recupero del patrimonio edilizio esistente prima di costruire nuovi volumi,

  • promozione di un turismo lento e sostenibile,

  • trasporti pubblici efficienti e integrati,

  • affitti calmierati per i residenti,

  • rinaturalizzazione delle rive e ripristino degli habitat,

  • limitazione della navigazione privata a motore,

  • una governance coordinata tra le tre regioni.

Un appuntamento inclusivo e partecipato

La camminata sarà anche un momento di creatività e condivisione: i promotori invitano i partecipanti a portare striscioni, cartelli e simboli del proprio impegno.

Gli orari dell’evento:

  • Partenza da Costermano (Biolago – Cimitero Tedesco) alle 9.30

  • Partenza da Garda (Piazzale del Borgo) alle 10.30

  • Arrivo alla Rocca di Garda previsto per le 11.30

L’evento è promosso da una rete di realtà locali e nazionali, tra cui Garda Futura, Garda Terra Nostra Madre, Italia Nostra, Legambiente, WWF, Il Carpino, Coordinamento Interregionale Lago di Garda e decine di associazioni culturali, ambientaliste e civiche provenienti da tutto il bacino gardesano.

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