Tre esemplari di cinghiale sono stati catturati nei pressi di Borgo Santa Croce, alle porte di Verona, grazie all’intervento coordinato della Polizia Provinciale e all’utilizzo di strumenti specifici per il contenimento della fauna selvatica. L’azione, condotta con la collaborazione di operatori autorizzati, si inserisce in un piano di prevenzione contro la diffusione della peste suina africana, promosso dalla Regione Veneto.
L’uso delle reti “pig brig”: una strategia efficace
Le operazioni sono state rese possibili dall’adozione delle reti mobili “pig brig”, dispositivi circolari dal diametro di sei metri, progettati per catturare interi gruppi di cinghiali in modo sicuro e non invasivo. Si tratta di una soluzione introdotta dalla Provincia di Verona circa un anno fa, proprio per fronteggiare il rischio di epidemie legate alla fauna selvatica.
Dopo la cattura, le reti sono rimaste operative per diversi giorni, per verificare l’eventuale presenza di altri animali nell’area. «Non abbiamo riscontrato nuove tracce né ricevuto ulteriori segnalazioni», ha spiegato il comandante Damiano Cappellari, confermando che i tre esemplari catturati coincidono con quelli avvistati e filmati lo scorso marzo.
Sopralluoghi mirati e prevenzione urbana
Gli agenti hanno effettuato sopralluoghi per individuare i cosiddetti “trottoi”, ovvero i tracciati abituali seguiti dagli animali durante i loro spostamenti. Al momento, secondo quanto riferito dal vicepresidente della Provincia con delega alla Polizia Provinciale, Michele Taioli, le tracce risulterebbero scomparse, ma le strutture rimangono pronte per un eventuale nuovo posizionamento.
Il monitoraggio, quindi, continua: le reti saranno mantenute in efficienza e pronte all’uso in caso di nuove segnalazioni, soprattutto in contesti dove la presenza di rifiuti o cibo facilmente accessibile potrebbe attrarre i cinghiali all’interno dei centri abitati.
L’appello ai cittadini: gestione corretta dei rifiuti per prevenire il ritorno degli animali
La collaborazione della cittadinanza è fondamentale, sottolineano gli agenti. Una corretta gestione dei rifiuti urbani rappresenta infatti il primo deterrente contro l’ingresso degli animali selvatici nei quartieri cittadini. Il messaggio è chiaro: evitare l’abbandono di scarti alimentari o sacchi non chiusi correttamente aiuta a contenere l’interesse degli ungulati e a proteggere la sicurezza pubblica.
In caso di ritorno dei cinghiali, le autorità hanno ribadito la propria disponibilità a intervenire tempestivamente, sia a Borgo Santa Croce che in altri punti critici del territorio.