Sicurezza, voto e decoro: Verona tra verbali, referendum e proposte civiche

Dal bivacco in piazza Simoni alla partecipazione ai referendum 2025: in Consiglio comunale si discutono urgenze sociali, diritti e convivenza

Assessore Zivelonghi

Verona si confronta su più fronti tra emergenze urbane e iniziative civiche. Nella recente seduta del Consiglio comunale, i temi della sicurezza, della partecipazione democratica e del decoro urbano sono stati al centro del dibattito, a partire dall’interrogazione sulla presenza di persone accampate nel portico di piazza Renato Simoni, passando per la mozione sui referendum di giugno, fino alle richieste di nuovi servizi pubblici in aree sensibili della città.

Sicurezza in piazza Simoni: oltre 300 verbali nel 2024

A sollevare la questione è stata la consigliera Anna Bertaia (Lista Tosi), che ha interrogato l’Amministrazione sul bivacco di otto persone sotto il portico all’altezza di via Giberti. L’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi ha risposto evidenziando l’attività già svolta dalla Polizia Locale, che solo nel 2024 ha elevato 312 verbali, di cui 52 nei primi giorni di aprile.

Sono stati inoltre emessi ordini di allontanamento nei confronti di circa 15 cittadini rumeni, appartenenti a nuclei familiari che si alternano nella zona. “Non possono essere espulsi perché comunitari” ha chiarito Zivelonghi, che ha poi sottolineato i limiti degli strumenti normativi attuali: le sanzioni sono solo amministrative e non sufficienti a risolvere situazioni complesse di marginalità.

L’assessora ha anche lamentato che le bodycam e le coperture legali previste dal DL Sicurezza non si estendono alla Polizia Locale, invitando i consiglieri di minoranza ad attivarsi presso i loro partiti di riferimento. Ha inoltre citato la nota congiunta dei sindacati della Polizia di Stato, che denuncia un calo di organico in Questura da 489 a 429 agenti, pur a fronte della classificazione in categoria A.

Partecipazione democratica: una mozione per i referendum di giugno

La consigliera Jessica Cugini (Lista in Comune per Verona) ha presentato una mozione per promuovere informazione e partecipazione in vista dei referendum dell’8 e 9 giugno 2025. L’obiettivo è contrastare il crescente astensionismo e valorizzare il voto come strumento di scelta sui temi della cittadinanza e del lavoro.

Il testo prevede che il Comune diffonda i quesiti referendari tramite tutti i canali istituzionali e metta a disposizione gratuitamente spazi pubblici, al chiuso e all’aperto, per i comitati referendari già attivi sul territorio. La mozione è stata approvata con 24 voti favorevoli e un solo astenuto.

Proposte per il decoro urbano e la convivenza civile

Durante la seduta, Cugini ha anche denunciato lo slogan “emargina i maranza”, definendolo espressione di un linguaggio d’odio che alimenta l’esclusione sociale. Ha invitato il Consiglio a riflettere sul ruolo delle istituzioni nella lotta contro l’emarginazione giovanile.

Nel frattempo, Luigi Pisa (Forza Italia) ha chiesto l’installazione di un bagno chimico in piazza Cittadella, a fronte delle criticità segnalate nell’area del vallo. A chiudere la seduta, Francesco Casella (PD) ha elogiato la gestione della mobilità durante il Vinitaly, ringraziando l’assessore Tommaso Ferrari e gli operatori di Atv, Veronafiere e Polizia Locale per l’efficace coordinamento.

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