L’Italia continua a essere una voce influente nei negoziati climatici europei, portando avanti una linea pragmatica, soprattutto in un periodo di sfide economiche e incertezze globali. Il nostro Paese si distingue per la capacità di coniugare sostenibilità e tutela del sistema produttivo, come ha ribadito il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo in videocollegamento alla fiera LetExpo di Verona, organizzata da Alsi.
Obiettivi chiari, ma soluzioni su misura
“Non mettiamo in discussione gli obiettivi climatici finali”, ha precisato Pichetto, sottolineando però la necessità di adottare misure compatibili con la realtà italiana. “Se la transizione ecologica porta alla desertificazione industriale, il danno è per tutti. Serve un approccio basato sulla neutralità tecnologica, che consenta a ciascun Paese di scegliere la strada più adatta per raggiungere il traguardo comune”.
Dal pensiero astratto all’azione concreta
Secondo il ministro, il passaggio dalle ideologie alla concretezza è fondamentale per affrontare la transizione ecologica in modo efficace. “Solo lavorando insieme possiamo trovare soluzioni sostenibili e compatibili con la nostra economia. L’Italia è pronta a fare squadra, viaggiando unita e consapevole verso un futuro sostenibile”, ha concluso Pichetto.
In sintesi, l’Italia si conferma un punto di riferimento nei dibattiti sul clima, promuovendo una visione equilibrata tra sostenibilità ambientale e competitività industriale.