Negli ultimi anni, Verona ha assistito a un profondo cambiamento nell’amministrazione cittadina, passando da una governance focalizzata sull’aspetto istituzionale a un modello in cui gli interessi economici sembrano aver preso il sopravvento. Le scelte adottate dall’attuale amministrazione hanno sollevato numerosi interrogativi, in particolare per la crescente dipendenza da consulenti esterni, a discapito di una gestione più diretta da parte di chi è stato eletto dai cittadini.
Secondo il deputato di Fratelli d’Italia, Marco Padovani, questa dinamica ha reso il governo della città meno rappresentativo e più influenzato da poteri esterni, privi di un mandato democratico. “La limitata esperienza politica e amministrativa del sindaco ha portato a una crescente delega a figure non elette, ma fortemente sostenute da gruppi di interesse, modificando in modo significativo l’equilibrio decisionale della città”, ha dichiarato Padovani.
Urbanistica e decisioni strategiche: chi comanda davvero?
Un aspetto particolarmente controverso riguarda la gestione dell’urbanistica, un settore chiave per lo sviluppo futuro di Verona. La delega è stata affidata a figure tecniche come il vicesindaco Barbara Bissoli, scelta che, sebbene legittima, solleva dubbi sulla visione politica a lungo termine della città. Secondo Padovani, il problema non è la competenza tecnica, ma il rischio che la politica diventi un mero strumento al servizio di interessi economici privati, piuttosto che un’istituzione di rappresentanza dei cittadini.
Questa tendenza, aggiunge, sta marginalizzando il ruolo del Consiglio comunale, riducendolo a un’entità secondaria rispetto ai grandi attori economici che sembrano avere un’influenza crescente sulle decisioni strategiche della città.
Verso un’amministrazione più vicina ai cittadini
Per Padovani, Verona merita una guida politica solida, capace di rispondere alle esigenze della comunità con scelte chiare e trasparenti. “Serve una classe dirigente competente, che non si affidi unicamente a consulenti esterni, ma che sia realmente impegnata nella costruzione di un futuro equilibrato e sostenibile per la città”.
Anche esperti urbanisti al di fuori dell’area politica di Padovani hanno espresso preoccupazione. Tra questi, l’architetto Giorgio Massignan, che ha recentemente criticato la gestione amministrativa della città, evidenziando la necessità di un approccio più strutturato e inclusivo.
L’obiettivo, conclude Padovani, dovrebbe essere quello di un’amministrazione capace di coniugare esperienza, competenza e passione per il territorio, in grado di affrontare le sfide del futuro senza perdere di vista il bene collettivo. “Solo così Verona potrà tornare ad essere una città governata dai suoi cittadini e non da logiche economiche esterne”.