Numeri in crescita per il contenimento
Tra settembre e ottobre 2024, nel territorio veronese sono stati abbattuti quasi 200 cinghiali, come riportato dall’ultimo report della Regione Veneto. Dall’inizio del piano di contenimento, avviato a giugno 2023, sono stati prelevati complessivamente 2.474 capi, rendendo Verona l’area veneta con il maggior numero di abbattimenti.
L’attività è frutto della collaborazione tra Regione, Provincia, Ambiti di caccia e associazioni venatorie, che operano sia attraverso la caccia stagionale, regolamentata dalla normativa, sia tramite interventi di controllo attivi tutto l’anno.
La doppia strategia di contenimento
Gli abbattimenti si dividono in:
- Caccia tradizionale, svolta nei mesi autunnali e invernali, da ottobre a gennaio.
- Interventi di controllo, come la caccia da altana o la tecnica della girata, coordinati con gli Ambiti territoriali di caccia e la Regione.
Questo approccio, reso possibile anche grazie alle richieste avanzate dalla Provincia, consente di gestire la popolazione di cinghiali su territori sensibili come il Baldo e la Lessinia.
Obiettivi e risultati
Il contenimento dei cinghiali è essenziale per ridurre il rischio di diffusione della Peste Suina Africana (PSA), proteggere le attività agricole e garantire la sicurezza stradale.
«Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, ma il lavoro da fare è ancora lungo – spiega Michele Taioli, vicepresidente della Provincia con delega alla Polizia Provinciale.** La popolazione di cinghiali è numerosa e richiede interventi costanti per limitare i danni alle colture e i rischi per la cittadinanza.»
Damiano Cappellari, comandante della Polizia Provinciale, sottolinea i pericoli per la viabilità: «Cinghiali dal peso superiore ai 100 kg possono causare gravi incidenti stradali. È importante mantenere velocità ridotte, soprattutto dal tramonto all’alba, e evitare di lasciar loro a disposizione cibo o rifiuti, che li attraggono nelle aree abitate.»
La sfida della convivenza
La Provincia di Verona continua a puntare sulla prevenzione e sulla gestione integrata della fauna selvatica. Il presidente Flavio Pasini ribadisce l’importanza del confronto tra enti e associazioni per migliorare ulteriormente i risultati: «Siamo nel periodo più intenso per la caccia al cinghiale. Proseguendo con questa strategia, potremo ottenere numeri ancora più significativi.»