Autonomia, trattative avviate tra Governo e Regioni: focus sulla protezione civile

Il ministro Calderoli ha incontrato i rappresentanti di Veneto, Liguria, Lombardia e Piemonte per discutere l'autonomia differenziata.

Zaia

I rappresentanti di Veneto, Liguria, Lombardia e Piemonte hanno avviato il 3 ottobre le prime trattative con il Governo per ottenere maggiore autonomia su alcune materie attualmente gestite dallo Stato. L’incontro, tenutosi presso Palazzo Cornaro a Roma, sede del Ministero per gli affari regionali, è stato il primo passo concreto verso l’autonomia differenziata. Il ministro Roberto Calderoli ha accolto i rappresentanti delle quattro regioni che hanno avanzato richieste specifiche su nove materie non vincolate dai livelli essenziali delle prestazioni (Lep). Tra queste, la protezione civile è stata la prima ad essere discussa.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato positivamente l’incontro, dichiarando che la discussione è stata ben avviata e che si procederà in modo graduale. Zaia ha sottolineato l’importanza del decentramento amministrativo come strumento per migliorare la vita dei cittadini. Secondo il governatore, l’autonomia differenziata non mira a creare divisioni tra Nord e Sud, ma piuttosto a favorire l’efficienza amministrativa e la gestione più vicina alle esigenze locali. Il Veneto, ha aggiunto, è pronto per affrontare questa sfida con una preparazione adeguata.

L’autonomia differenziata è prevista dalla Costituzione italiana, ma le trattative su questo tema hanno spesso sollevato dibattiti accesi. Zaia ha evidenziato che molta della resistenza al progetto deriva dalla disinformazione, e ha auspicato che il dialogo avviato possa coinvolgere presto tutte le Regioni italiane. Il governatore ha anche espresso la speranza che, una volta compreso il contenuto del progetto, anche i più scettici possano riconoscerne i vantaggi per l’intero Paese.

Calderoli ha confermato l’intenzione del Governo di proseguire con un percorso graduale, affrontando una materia alla volta per garantire una gestione efficace della transizione verso una maggiore autonomia. Dopo la protezione civile, seguiranno altre aree di competenza, ma sempre con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni o confusioni tra le competenze statali e regionali.

In futuro, la legge sull’autonomia differenziata potrebbe essere soggetta a ulteriori sviluppi, specialmente alla luce delle recenti raccolte di firme per un referendum. Tuttavia, per ora il percorso appare ben definito, e l’attenzione è tutta rivolta a dimostrare come questo decentramento possa portare a un miglioramento nella gestione delle risorse e delle competenze a livello locale.

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