Negli ultimi giorni, il Veneto ha registrato un incremento significativo nei ricoveri per Covid-19, principalmente dovuto alla nuova variante Kp3. I dati mostrano un quasi raddoppio dei pazienti ospedalizzati: dai 21 registrati il 18 luglio, di cui uno in terapia intensiva, si è passati ai 39 attuali. Anche il Friuli Venezia Giulia ha visto un’impennata, con 99 casi segnalati nella prima settimana di luglio.
Il ministero della salute sta attentamente monitorando la situazione, sebbene non abbia emesso allarmi ufficiali, grazie alla maggiore preparazione degli ospedali rispetto al periodo pandemico. Nonostante ciò, il numero di contagi continua a crescere, e sebbene i ricoveri siano presenti, i casi critici che necessitano di terapia intensiva rimangono fortunatamente limitati.
I sintomi della variante Kp3
I sintomi associati alla variante Kp3 sono generalmente più lievi rispetto a quelli visti durante la pandemia. Febbre, tosse, raffreddore e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie sono comuni, con una durata simile ad altre infezioni respiratorie. Questa similitudine rende difficile distinguere il Covid-19 da altri virus senza eseguire un tampone specifico.
Misure di protezione
Per proteggersi dalla variante Kp3, è cruciale adottare alcune misure igieniche fondamentali:
- Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche.
- Indossare mascherine negli ambienti chiusi o affollati dove il rischio di contagio è elevato.
- Evitare contatti ravvicinati con persone che mostrano sintomi di infezione respiratoria.
L’aumento dei casi di Covid-19, soprattutto in Veneto e Friuli Venezia Giulia, richiede attenzione e prudenza, nonostante la preparazione degli ospedali. Adottare semplici misure igieniche può contribuire a contenere la diffusione della variante Kp3, limitando i ricoveri e proteggendo la salute pubblica.