Veronesi in lista d’attesa: strategie per ridurre i tempi

Più di 11mila veronesi attendono visite ed esami, l'Ulss 9 e l'Aoui adottano nuove strategie per ridurre i tempi

Oltre 11mila cittadini di Verona e provincia, tra cui pazienti dell’Ulss 9 Scaligera e dell’Aoui, sono in lista d’attesa per esami e prestazioni mediche. Questo numero include coloro che, con regolare impegnativa, aspettano di ricevere cure nei tempi prescritti per le categorie D (Differita, entro 30 giorni) e P (Programmabile, entro 90 giorni). Per le prestazioni di tipo B (Breve, entro 10 giorni), invece, non ci sono liste d’attesa, e tutte le richieste vengono soddisfatte nei tempi urgenti previsti. Tuttavia, le altre due categorie presentano maggiori criticità, spingendo Ulss 9 e Aoui a implementare nuove iniziative per ridurre le liste d’attesa.

Numeri e interventi in campo

Secondo Denise Signorelli, direttore sanitario dell’Ulss 9 Scaligera, i numeri non riflettono necessariamente un mancato servizio oltre i tempi previsti: “Queste persone sono già prese in carico, e stiamo cercando soluzioni che comunicheremo direttamente”. Signorelli ha fatto il punto sulla situazione insieme ai direttori generali dell’Ulss 9 e dell’Aoui, Patrizia Benini e Callisto Bravi.

Le principali criticità riguardano ortopedia, dermatologia e oculistica. Per ridurre le liste d’attesa, sono state adottate diverse strategie. In ortopedia, ad esempio, sono state aggiunte 220 ore di servizio negli ultimi 5 mesi, permettendo di effettuare circa 7mila visite aggiuntive. Inoltre, è stata avviata una formazione specifica per pediatri e medici di base, per migliorare l’appropriatezza delle richieste e limitare quelle non necessarie.

Miglioramento delle prenotazioni

Uno dei nodi cruciali è la riorganizzazione delle prenotazioni. Un team di lavoro si sta occupando di migliorare la presa in carico del paziente: dopo la prima visita, i pazienti dovranno uscire con le future visite ed esami già fissati, riducendo così il carico su agende e servizi di prenotazione. Anche il personale dei call center viene formato per rispondere meglio alle esigenze dei pazienti, dato il frequente ricambio del personale che talvolta compromette l’efficienza del sistema.

L’appello ai cittadini

Patrizia Benini ha sottolineato l’importanza della collaborazione dei cittadini: “Il 10-15% degli appuntamenti viene disertato senza preavviso, creando tempi morti che non possiamo permetterci. Invito tutti a comunicare tempestivamente eventuali impossibilità a presentarsi, per consentire una migliore gestione delle risorse.”

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