In una notte disturbata dall’eco di vetri infranti, il bar Zia Elena, situato in via XX Settembre a Veronetta, è diventato l’ultima vittima di una serie di furti che stanno mettendo a dura prova i commercianti di Verona. Intorno alle 4 del mattino, un malvivente mascherato ha sfondato la porta a vetro dell’esercizio con un grosso mattone di cemento, sottraendo circa 150 euro dalla cassa e causando danni superiori ai mille euro.
La titolare, Elena, svegliata dall’allarme e dalla chiamata della vigilanza privata, si è precipitata sul posto trovando il quadro desolante di un ingresso devastato e la cassa vuota. Le telecamere di sicurezza hanno registrato l’intera scena: l’individuo, vestito con un giubbotto giallo e il volto coperto, ha agito con precisione e si è dileguato in bicicletta, una modalità di fuga che si sta rivelando comune in questo tipo di crimini.
Questa incursione non è isolata. Nelle notti precedenti, episodi simili sono stati segnalati in altre aree cittadine come Borgo Venezia, via Roma e corso Porta Nuova. I furti, sebbene portino via poche decine di euro, lasciano dietro di sé danni ingenti e una traccia di insicurezza tra gli esercenti.
Parallelamente, un’altra forma di criminalità sta colpendo la città: il furto di biciclette. Recentemente, un uomo di 42 anni è stato arrestato mentre cercava di rubare una bicicletta di valore dal centro commerciale Adigeo. La polizia locale, già sulle tracce di questo tipo di reati, ha agito tempestivamente, conseguendo un divieto di dimora a Verona per il malvivente, noto per numerosi precedenti.
La risposta delle autorità locali include un intensificamento delle misure di sicurezza, come dimostra il recupero di una bici elettrica rubata nelle ex officine ferroviarie di via Porto San Michele. Queste azioni rafforzano la presenza della polizia nei punti caldi della città, ma il bisogno di soluzioni a lungo termine per contrastare questa ondata di criminalità è palpabile tra i residenti.