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Intervento salvifico a Verona: un cane American Staffordshire liberato e protetto

Un giovane American Staffordshire di diciotto mesi è stato salvato da una situazione precaria e ora si trova al sicuro grazie all'intervento delle autorità e di un'organizzazione locale per la protezione degli animali

Nel comune di San Bonifacio, vicino Verona, un cucciolo di American Staffordshire, soprannominato Birillo, è stato tratto in salvo dalle condizioni disumane in cui viveva. L’animale, di appena un anno e mezzo, era stato rinvenuto incatenato all’esterno di un edificio residenziale, privo di qualsiasi riparo dalle avversità climatiche. Questo salvataggio è stato possibile grazie all’efficace collaborazione tra le guardie zoofile dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) e i carabinieri locali.

Il proprietario del cane è stato accusato di maltrattamento e detenzione inadeguata dell’animale, ai sensi dell’articolo 727, comma 2, del Codice penale, che prevede sanzioni per chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura.

Attualmente, Birillo si trova in un rifugio per animali nella provincia di Verona, dove è in attesa di un possibile affidamento temporaneo. In seguito alla sua ufficiale confisca, sarà possibile procedere con l’adozione definitiva. Chi fosse interessato può contattare l’organizzazione all’indirizzo email info.guardieverona@oipa.org per ulteriori informazioni.

Nonostante la reputazione spesso intimidatoria della sua razza, Birillo è descritto come un cane estremamente docile, desideroso di lasciarsi alle spalle il doloroso periodo trascorso in catene. Massimiliano D’Errico, coordinatore delle guardie zoofile dell’OIPA per la zona di Verona, ha riportato che durante le ispezioni di routine, hanno scoperto il cane in condizioni deplorevoli, giacente su un terreno fangoso, legato e circondato da oggetti potenzialmente pericolosi.

L’operazione di salvataggio è stata autorizzata dal magistrato di turno e ha visto l’intervento dei carabinieri che hanno identificato e preso provvedimenti nei confronti delle persone coinvolte.

D’Errico ha anche espresso la speranza che, in futuro, si introducano regolamenti più stringenti per la detenzione di cani di razze potenti, inclusa la necessità di un patentino rilasciato dopo un apposito corso di formazione, per garantire che tali animali siano affidati a persone adeguatamente preparate e responsabili.

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