Nuovo caso di Chikungunya a Verona, scatta l’ordinanza del sindaco per la disinfestazione

Accertata un’infezione da parte del dipartimento di Malattie Infettive di Negrar: interventi adulticidi e larvicidi tra il 16 e il 18 agosto.

Un nuovo episodio di chikungunya è stato confermato a Verona, con diagnosi effettuata dal dipartimento di Malattie Infettive/Tropicali e Microbiologia dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. A seguito della segnalazione, il sindaco Damiano Tommasi ha emanato un’ordinanza urgente per consentire le operazioni di disinfestazione nelle aree interessate.

Le attività avranno luogo dal 16 al 18 agosto, con trattamenti adulticidi programmati dalle 20.30 alle 23.30, mentre gli interventi larvicidi e di eliminazione dei focolai larvali in aree private inizieranno già dal 16 agosto alle ore 8.00, proseguendo fino al completamento delle operazioni.

Le zone interessate comprendono diverse vie cittadine: Biondella, Altichiero, Zamboni, Fincato, Montorio, Caliari, Creara, De Betta, Betteloni, Saraina, Balestra, Boccioni, Bianchini, Betti, Barbieri, Turchi, Campo Sportivo, Badile, Calderini, Salgari, Cignaroli, Campagna, Lorenzi, Pollini, Falconetto, Fracastoro, Morone, Dai Libri, Del Bene, Briolotto.

L’ordinanza, emanata in base alle Linee di indirizzo per la sorveglianza e il controllo delle arbovirosi nella Regione Veneto – anno 2025, obbliga residenti, amministratori condominiali, commercianti e gestori di attività presenti nella zona a permettere l’accesso degli operatori incaricati della disinfestazione, appartenenti all’azienda Triveneta Multiservizi s.n.c.

Le prescrizioni per i cittadini
Chi risiede o gestisce aree private dovrà collaborare seguendo le regole stabilite dagli operatori. È fatto obbligo di evitare qualsiasi accumulo di acqua stagnante, di svuotare regolarmente contenitori che possano raccoglierla, oppure di coprirli con reti zanzariere o coperchi a tenuta. Inoltre, è necessario mantenere cortili e spazi aperti puliti da erbacce, sterpi e rifiuti, prevenendo così il ristagno delle acque meteoriche. Particolare attenzione deve essere rivolta a tombini, griglie e pozzetti, da trattare con prodotti larvicidi specifici facilmente reperibili in commercio.

Gli operatori affiggeranno informative nelle aree sottoposte a trattamento, così da fornire indicazioni chiare alla popolazione. Il rispetto delle misure stabilite sarà determinante per contenere la diffusione delle zanzare e ridurre il rischio di nuove infezioni.

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