Popillia japonica, confermati tre focolai nel Veronese: allarme per l’agricoltura

Il coleottero alieno, già responsabile di ingenti danni in Piemonte e Lombardia, minaccia il comparto agricolo veronese. Coldiretti e Regione chiedono risorse e azioni immediate.

L’agricoltura veronese affronta una nuova emergenza: il Servizio Fitosanitario regionale del Veneto ha confermato la presenza di tre focolai di Popillia japonica nei comuni di Villafranca, Sommacampagna e Brentino Belluno. La notizia, anticipata da Coldiretti Verona e verificata dal Crea di Firenze, allarma il settore per il potenziale impatto economico e produttivo.

Il presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini, ha sottolineato come la provincia, a forte vocazione agricola e florovivaistica, sia già provata da una lunga serie di criticità: fitopatie come la flavescenza dorata e la moria del kiwi, insetti alieni quali la cimice asiatica e la Drosophila suzukii, oltre a costi di produzione in aumento, carenza di manodopera, concorrenza sleale e danni da eventi climatici estremi.

La gestione dell’emergenza è resa difficile da una cronica carenza di personale all’Unità Fitosanitaria di Buttapietra, chiamata a occuparsi di monitoraggi, certificazioni fitosanitarie e interventi urgenti. Durante un webinar organizzato da Coldiretti, il direttore dell’Unità, Paolo Frasson, ha evidenziato le conseguenze normative: la Popillia japonica è classificata come organismo da quarantena prioritario, il che comporterà restrizioni alla movimentazione di terreno, detriti vegetali e materiale vivaistico. Gli esperti Stefania Isabella Lanza e Nicola Mori hanno illustrato le strategie di contenimento – trattamenti mirati, lotta biologica con nematodi, trappole a feromoni e gestione dell’irrigazione – precisando che senza un adeguato numero di operatori sul campo l’efficacia sarà limitata.

Dalla Regione Veneto, l’assessore all’Agricoltura Federico Caner ha annunciato un potenziamento del Servizio Fitosanitario con nuove risorse e una sezione dedicata alle emergenze, per garantire interventi rapidi e un presidio tecnico-scientifico costante. Le operazioni di eradicazione sono già avviate e saranno affiancate da incontri informativi rivolti a vivaisti, agricoltori e operatori del settore.

Sul tema è intervenuta anche la consigliera regionale Anna Maria Bigon (PD), parlando di “grave minaccia” e chiedendo un rafforzamento degli organici e una semplificazione delle procedure burocratiche: “Gli agricoltori – ha dichiarato – non possono affrontare da soli emergenze di questa portata senza strumenti adeguati e supporto istituzionale”.

La Popillia japonica, già diffusa in altre regioni del Nord Italia, è un insetto altamente polifago capace di danneggiare oltre 300 specie vegetali. La rapidità delle misure di contenimento sarà decisiva per evitare ripercussioni gravi sull’economia agricola veronese e veneta.

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