L’anticiclone africano continua a dominare la scena, regalando cieli sereni e temperature eccezionalmente elevate in gran parte del Paese. Fino a Ferragosto il clima resterà torrido, con punte oltre i 36 gradi in pianura e valori notturni difficilmente inferiori ai 23-25 gradi. L’aria rovente sarà accompagnata da un alto tasso di umidità, rendendo il caldo ancora più opprimente.
A partire da giovedì, però, si intravedono i primi segnali di cedimento dell’alta pressione: la diminuzione della pressione atmosferica ridurrà la compressione dell’aria, favorendo la risalita del calore dal suolo e la formazione di nuvolosità cumuliforme oltre i 2.000 metri. Sulle Alpi potranno svilupparsi temporali improvvisi di montagna, mentre in pianura la situazione resterà stabile e soleggiata fino a sabato pomeriggio, con temperature ancora elevate ma in lieve assestamento.
Anche le zone montane stanno sperimentando condizioni eccezionali: a 1.000 metri si sfiorano i 30 gradi, con picchi previsti tra domani e martedì. Lo zero termico si avvicina ai 5.000 metri, segno di un’atmosfera estremamente calda in quota. Attorno ai 2.000 metri, le massime toccheranno i 22 gradi, valori insoliti per la stagione.
Il vero cambiamento del quadro meteorologico è atteso solo da domenica 17 agosto, quando un fronte perturbato in arrivo sarà in grado di smantellare l’anticiclone africano. Dal pomeriggio di quella giornata si prevede una forte ondata temporalesca, con fenomeni localmente intensi e conseguenze ancora da valutare nel dettaglio.
L’arrivo della perturbazione segnerà un deciso calo termico: da lunedì 18 le temperature massime scenderanno sotto i 28 gradi, riportando un clima più sopportabile anche nelle ore notturne. Nei giorni successivi il caldo estremo lascerà il posto a condizioni più fresche e variabili, ponendo fine a una delle ondate di calore più intense dell’estate.