Dopo oltre un anno e mezzo di chiusura, ha finalmente riaperto la strada provinciale della Forra a Tremosine, nel cuore dell’Alto Garda bresciano. Il tratto era stato interdetto al traffico dal 16 dicembre 2023, quando circa 8.000 metri cubi di roccia si erano staccati dal versante montano precipitando verso il lago di Garda, causando danni ingenti e il blocco totale della viabilità.
La riapertura ufficiale è avvenuta sabato 2 agosto a mezzogiorno, con una cerimonia breve ma densa di significato per la comunità locale. Presenti le autorità del territorio: il presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini, il sindaco di Tremosine Battista Girardi e Franceschino Risatti, presidente della Comunità del Garda e sindaco di Limone sul Garda.
Per gli abitanti di Tremosine, la giornata ha rappresentato la fine di un lungo periodo di isolamento e disagi, in cui il collegamento diretto con il fondovalle era venuto meno, compromettendo la mobilità locale, il turismo e le attività economiche. Nonostante la soddisfazione per il ripristino, nessun clima festoso ha accompagnato il momento, segno di una ferita ancora aperta per un territorio che ha vissuto mesi di incertezza e attesa.
Una strada simbolo del Garda
La SP38, nota come strada della Forra, è considerata una delle strade panoramiche più suggestive d’Europa, scavata nella gola del torrente Brasa e apprezzata tanto da automobilisti quanto da motociclisti e ciclisti per i suoi tornanti a picco e le viste mozzafiato. La sua chiusura ha avuto forti ripercussioni sul turismo locale, in particolare nei periodi di alta stagione.
I lavori e la messa in sicurezza
Dopo la frana del 2023, sono stati necessari mesi di rilievi geologici, bonifiche e interventi strutturali per garantire la sicurezza dell’intera parete rocciosa. L’operazione ha comportato l’installazione di nuove reti paramassi, barriere di contenimento e sistemi di monitoraggio del versante, in un’area particolarmente fragile dal punto di vista idrogeologico.
La riapertura, pur attesa, sarà accompagnata da un costante controllo dei versanti per prevenire nuovi episodi di dissesto. Le autorità raccomandano prudenza alla guida, anche in considerazione del profilo tecnico e tortuoso del tracciato.