Sono ripartite questa mattina le operazioni di ricerca per Clara Rossignoli, l’anziana di 79 anni scomparsa da Porto di Legnago (Verona) lo scorso venerdì 11 aprile. Sul posto sono impegnate squadre dei vigili del fuoco, che stanno perlustrando l’area con la sala operativa mobile, droni ad alta tecnologia e unità cinofile specializzate.

La famiglia della donna esclude categoricamente l’ipotesi di un allontanamento volontario. I parenti, in costante contatto con le autorità, hanno ribadito che Clara non avrebbe mai lasciato la propria abitazione di sua iniziativa, alimentando quindi i timori per la sua incolumità.

Una macchina dei soccorsi in piena attività

Il dispositivo di ricerca è stato intensificato nelle ultime ore, grazie all’impiego di tecnologie di ultima generazione che permettono di monitorare aree ampie in tempi ridotti. I droni sorvolano il territorio alla ricerca di ogni possibile traccia, mentre le unità cinofile battono il terreno metro per metro.

La sala operativa mobile dei vigili del fuoco è il punto nevralgico delle operazioni, da cui vengono coordinati gli interventi e gestite le segnalazioni provenienti dai cittadini.

L’angoscia della famiglia e l’appello alla collaborazione

La scomparsa di Clara Rossignoli ha destato profonda preoccupazione nella comunità locale, che si è stretta attorno alla famiglia offrendo supporto e disponibilità ad aiutare nelle ricerche.

I familiari chiedono a chiunque abbia notato qualcosa di sospetto o abbia informazioni utili di contattare immediatamente le autorità competenti, nella speranza che ogni dettaglio possa contribuire al ritrovamento.

Una vicenda che tiene col fiato sospeso

Con il passare delle ore, cresce l’apprensione per il destino della 79enne, mentre i soccorritori proseguono senza sosta nella speranza di riportarla a casa sana e salva. Le attività di ricerca continueranno anche nei prossimi giorni, finché non sarà fatta chiarezza sulla sua scomparsa.