Nel carcere di Montorio, la situazione sanitaria e gestionale appare sempre più allarmante. Nell’ultimo anno, sono stati effettuati 17 Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) all’interno della struttura, un numero significativo considerando i 74 TSO totali registrati nel Comune di Verona. A questi dati si aggiungono quattro suicidi e numerosi tentativi di togliersi la vita, evidenziando una problematica crescente legata alla salute mentale dei detenuti.
Uno degli aspetti più critici è l’assenza di uno psichiatra stabilmente assunto. A supplire a questa mancanza, con grande impegno, è il direttore di Psichiatria dell’Ospedale di Borgo Trento, Giuseppe Imperadore. Tuttavia, la situazione rimane complessa, soprattutto a causa del sovraffollamento: la struttura ospita attualmente 599 detenuti, con un impatto ancora più evidente nel reparto di infermeria, dove le condizioni risultano particolarmente difficili.
Oltre alla carenza di supporto sanitario, il carcere soffre di una limitata offerta di attività educative, formative e lavorative, non adeguata rispetto al numero di reclusi. Un aspetto che contribuisce ad acuire il disagio tra i detenuti.
Il rapporto del Garante: un quadro preoccupante
Nel suo rapporto annuale, Don Carlo Vinco, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, ha descritto una realtà sempre più difficile, sottolineando in particolare le criticità in ambito sanitario.
“L’assistenza odontoiatrica rimane un punto debole” ha evidenziato Don Vinco. Intanto, si sono conclusi i lavori di ristrutturazione in una delle due sezioni della palazzina destinata alle detenute, mentre l’altra sezione dovrebbe essere completata entro giugno. Tuttavia, questi interventi hanno comportato disagi significativi, inizialmente gestiti con trasferimenti in altri istituti penitenziari. Attualmente, la maggior parte delle celle ospita tre detenuti, generando situazioni di forte tensione.
Parallelamente, sono in corso interventi per migliorare le condizioni igieniche, tra cui la ristrutturazione delle docce, ancora comuni in alcune sezioni.
Una realtà complessa e un ringraziamento agli agenti
“Nonostante le difficoltà, è doveroso ringraziare tutti gli agenti di custodia” ha concluso Don Vinco, riconoscendo la professionalità e l’equilibrio dimostrati dal personale penitenziario. La gestione del carcere avviene in condizioni di grave carenza di organico, con un costante rischio legato a episodi di violenza e al profondo disagio psicologico vissuto dai detenuti.
L’omaggio a un ex amministratore
L’ultima seduta del Consiglio Comunale, nella quale è stato presentato il rapporto del Garante, si è aperta con un momento di commemorazione dedicato all’ex vicesindaco, assessore e consigliere comunale Alfredo Meocci, scomparso lo scorso 30 gennaio. L’intervento in sua memoria è stato curato dal consigliere emerito Mario Rossi.