VERONA – Un nuovo futuro per l’ex Ghiacciaia di Verona, fino a poco tempo fa sede del punto vendita Eataly: a rilanciare il destino dell’edificio situato nella zona industriale è Confimi Apindustria Verona, che propone di trasformarlo nella sede permanente del Museo del Vino – Muvin. L’idea nasce da un progetto concreto già avviato, che ambisce a unire valorizzazione culturale e promozione del territorio attraverso l’enogastronomia.
Il progetto non è più solo un’ipotesi: è stata costituita la Fondazione Museo del Vino-Muvin, sostenuta direttamente da Confimi Apindustria, con il primo contributo pubblico di 500mila euro già stanziato dalla Regione Veneto. Il prossimo passo sarà l’eventuale approvazione di un emendamento al decreto Economia, attualmente in discussione, che potrebbe sbloccare fondi aggiuntivi a livello nazionale.
Secondo Pietro Marcato, consigliere di Confimi e presidente del Settore Alimentare, il Museo del Vino “potrebbe diventare un punto di riferimento culturale e turistico per Verona, creando nuove sinergie strategiche con manifestazioni come Vinitaly e con il polo espositivo di VeronaFiere”. L’obiettivo è quello di rafforzare la filiera vitivinicola veronese anche dal punto di vista della promozione turistica, puntando su un contenitore innovativo che unisca esperienza, formazione e racconto del territorio.
La posizione dell’ex Ghiacciaia, oltre a essere simbolica per il suo passato industriale, si rivela strategica per la logistica e l’accessibilità. L’eventuale riqualificazione porterebbe nuova vita all’area e contribuirebbe a valorizzare la cultura del vino come elemento identitario del territorio veronese. Secondo Apindustria, il Museo dovrebbe ospitare percorsi immersivi, spazi espositivi interattivi e aree didattiche, rivolte a turisti, scuole e professionisti del settore.
La proposta arriva in un momento chiave per Verona, che si appresta a rafforzare il proprio profilo di città del vino e del turismo esperienziale. Il progetto Muvin, se finanziato completamente, potrebbe rappresentare una delle principali novità culturali e turistiche del prossimo decennio per il Veneto.