Picchia un uomo per 70 euro, poi tenta un’altra rapina: arrestato alla stazione

A San Bonifacio un 33enne è stato fermato dai carabinieri dopo due aggressioni violente in pochi giorni: la vittima della prima rapina è ancora ricoverata in ospedale

macchina dei carabinieri

Due aggressioni violente in meno di 48 ore, sempre di notte, sempre nello stesso luogo: la stazione ferroviaria di San Bonifacio. A finire in manette è stato un 33enne di origini marocchine, senza fissa dimora, disoccupato e irregolare sul territorio italiano, fermato dai carabinieri con l’accusa di rapina aggravata e tentata rapina.

Il primo episodio è avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 luglio, quando l’uomo ha avvicinato un cittadino indiano residente in Val d’Alpone, colpendolo ripetutamente al volto con pugni, calci e un vecchio ombrello, per poi sottrargli i 70 euro che custodiva nel taschino della camicia. L’aggressione, avvenuta nei pressi della stazione, è stata così violenta da rendere necessario l’intervento immediato dei soccorsi: la vittima, ritrovata in stato confusionale e con gravi lesioni, è stata prima portata all’ospedale di San Bonifacio, poi trasferita al reparto di Chirurgia Maxillo-Facciale di Borgo Roma, a Verona, dove è tuttora ricoverata in prognosi riservata.

Poche ore dopo quel primo episodio, nella notte tra il 27 e il 28 luglio, l’uomo ha tentato un secondo colpo, sempre in stazione. Questa volta ha minacciato un altro cittadino marocchino, anche lui senza fissa dimora, nel tentativo di derubarlo del cellulare. Armato di coltello, ha cercato di intimidirlo, ma la vittima ha reagito prontamente chiamando i carabinieri, che si sono precipitati sul posto.

Al loro arrivo, i militari hanno trovato i due ancora sul luogo e hanno subito riconosciuto l’autore della prima aggressione grazie ai filmati della videosorveglianza. Il 33enne è stato quindi sottoposto a fermo di indiziato di delitto e portato nel carcere di Montorio, su disposizione della Procura della Repubblica di Verona.

La convalida del fermo è avvenuta mercoledì mattina, con il giudice che ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistenti sia il pericolo di fuga sia la concreta possibilità di reiterazione del reato.

Le due aggressioni hanno riacceso i riflettori sulla sicurezza della stazione ferroviaria di San Bonifacio, più volte segnalata dai cittadini come luogo critico nelle ore notturne. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, ma resta alta l’attenzione sul fenomeno delle microcriminalità legate alla marginalità sociale.

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