In occasione della Giornata nazionale delle “Carceri aperte”, l’assessora alla Sicurezza e alla Legalità del Comune di Verona, Stefania Zivelonghi, ha rinnovato l’appello alla politica nazionale affinché affronti con urgenza la drammatica condizione degli istituti penitenziari italiani, e in particolare quella della Casa circondariale di Verona.
L’iniziativa, che apre le porte delle carceri agli amministratori pubblici per sensibilizzare sull’importanza del rispetto dei diritti delle persone detenute, è stata l’occasione per esprimere vicinanza e riconoscimento al lavoro del Garante locale, Don Carlo Vinco, impegnato da anni nella tutela della dignità dei reclusi.
Oltre 630 detenuti in una struttura da 330 posti
Il carcere di Montorio vive una situazione di sovraffollamento tra le più gravi d’Italia, come denunciato da Don Vinco e rilanciato dall’assessora Zivelonghi. A fronte di una capienza regolamentare di 330 posti, i detenuti presenti sono oltre 630, con ricadute pesanti sulle condizioni di vita, sul lavoro del personale penitenziario e sull’efficacia dei percorsi rieducativi.
“L’Amministrazione è al fianco della Conferenza nazionale dei Garanti dei diritti dei detenuti”, ha dichiarato Zivelonghi, “nell’azione di sensibilizzazione delle forze politiche su un’emergenza che non può più essere ignorata“.
Il lavoro del Tavolo Carcere e il confronto con la direzione
L’assessora ha sottolineato l’impegno continuo del Comune di Verona attraverso il Tavolo Carcere, un organismo interistituzionale che promuove iniziative e progetti per migliorare le condizioni dei detenuti e favorire percorsi di reinserimento.
“Ci confrontiamo regolarmente con la dirigenza della Casa Circondariale di Verona – ha spiegato – per comprendere criticità e opportunità di intervento, ben consci dei limiti ma anche della responsabilità che ogni istituzione deve assumersi su questi temi“.
Un invito alla politica nazionale e alle istituzioni
Zivelonghi ha fatto proprie anche le recenti sollecitazioni del presidente della Repubblica, che ha richiamato l’attenzione sullo stato delle carceri italiane. Un invito che, secondo l’assessora, deve essere accolto senza distinzioni ideologiche, nel rispetto della Costituzione e dei diritti fondamentali della persona. “Le parole attribuite a Voltaire, ‘la civiltà di un Paese si misura dalle sue carceri’, sono quanto mai attuali. Serve una risposta politica concreta, trasversale, strutturale“.
La solidarietà al Garante Don Vinco
Particolare rilievo è stato dato al ruolo del Garante locale, Don Carlo Vinco, figura storica dell’impegno per i diritti dei detenuti a Verona. L’assessora ha voluto rinnovare pubblicamente la propria solidarietà e il sostegno dell’Amministrazione comunale, riconoscendo il valore di un lavoro quotidiano spesso svolto nel silenzio e con grande dedizione.