Ventuno cittadini di nazionalità rumena, suddivisi in quattro nuclei familiari, sono stati allontanati da via Albere e dal piazzale della stazione di Verona nelle ultime 36 ore, nell’ambito di un’operazione mirata della Polizia Locale contro l’accattonaggio molesto e l’attività dei lavavetri. L’intervento si è concentrato nelle aree dei semafori e presso le pensiline ATV di piazzale XXV Aprile, due punti particolarmente frequentati da residenti e turisti.
Le persone coinvolte sono state sanzionate in base al Regolamento di Polizia Urbana e hanno ricevuto un ordine di allontanamento per 48 ore, misura temporanea ma prevista per contrastare fenomeni di degrado urbano.
856 verbali accumulati, nessuno pagato
Secondo quanto comunicato dagli agenti, le 21 persone allontanate hanno collezionato un totale di 856 verbali nel corso della loro permanenza a Verona. Nessuna delle sanzioni è stata pagata. Si tratta, in larga parte, di violazioni legate a comportamenti molesti nei confronti di automobilisti e passanti, in particolare in contesti ad alta affluenza.
Tuttavia, come precisano le autorità, non è stato possibile emettere alcun Daspo urbano nei loro confronti, in quanto i soggetti non risultano socialmente pericolosi secondo i criteri attuali. Una situazione che, secondo gli operatori, evidenzia l’assenza di strumenti legislativi realmente efficaci per arginare questi comportamenti ripetitivi.
Guadagni elevati e contesto turistico favorevole
Uno degli aspetti più rilevanti dell’operazione riguarda l’entità dei guadagni quotidiani stimati, che possono raggiungere i 500 euro al giorno per nucleo familiare, grazie soprattutto alla presenza massiccia di turisti nel centro cittadino durante i mesi estivi. Una cifra che, pur non documentata ufficialmente, viene indicata dalle forze dell’ordine come indicativa della redditività dell’accattonaggio organizzato, in un contesto dove il controllo sistematico risulta complesso.
Un fenomeno difficile da contenere
Nonostante i numerosi interventi, il fenomeno dell’accattonaggio molesto e dei lavavetri ai semafori continua a rappresentare una criticità per l’amministrazione cittadina, soprattutto in prossimità delle aree di maggiore passaggio. Le misure attualmente applicabili – come l’ordine di allontanamento temporaneo – risultano limitate nella loro efficacia, soprattutto di fronte a situazioni che si ripresentano ciclicamente, coinvolgendo spesso le stesse persone.