La Provincia di Verona si prepara a intervenire su due tra le infrastrutture più delicate del territorio: il ponte delle Gambelonghe a Roverè Veronese e il ponte Delaini tra Belfiore e Ronco all’Adige. Entrambi risalenti a oltre mezzo secolo fa, verranno sottoposti a importanti lavori di consolidamento e adeguamento sismico, per un investimento complessivo di quasi 10 milioni di euro. I cantieri, tra i più rilevanti dell’ultimo decennio per l’ente scaligero, potrebbero prendere il via tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, con tempi di esecuzione stimati tra i 18 e i 24 mesi.
Roverè: intervento da oltre 5 milioni sul ponte delle Gambelonghe
Sul ponte delle Gambelonghe, lungo 76 metri e situato sulla SP 15 in corrispondenza del vaio della Pissarotta, il progetto prevede il consolidamento di spalle, archi e pile, nonché la completa sostituzione dell’impalcato. Le indagini tecniche hanno rilevato forti segni di deterioramento, corrosione e degrado dei materiali, dovuti all’azione degli agenti atmosferici e all’uso intensivo della struttura, oggi percorsa a senso unico alternato per motivi di sicurezza.
Il presidente della Provincia, Flavio Pasini, ha spiegato che i limiti dell’opera derivano sia dall’invecchiamento strutturale, sia da criteri costruttivi ormai superati, soprattutto sotto il profilo della sicurezza antisismica. Il progetto include anche l’ampliamento della carreggiata, per migliorare la viabilità e ridurre i rischi nei transiti.
La chiusura del ponte al traffico sarà necessaria per 9-10 mesi, anche se non in modo continuativo. Il sindaco di Roverè, Stefano Marcolini, ha espresso soddisfazione per l’avanzamento dell’iter, assicurando la massima collaborazione per minimizzare i disagi alla cittadinanza.
Ponte Delaini: messa in sicurezza tra Belfiore e Ronco
Sulla SP 39b, il ponte Delaini sull’Adige sarà interessato da lavori per 4,7 milioni di euro. Realizzato nella seconda metà degli anni ’70, è sorretto da quattro pile composte da coppie di colonne. Le verifiche tecniche hanno evidenziato rigidità strutturale e una scarsa capacità della soletta di assorbire sollecitazioni sismiche, rendendo necessario il rafforzamento delle spalle, dell’impalcato e della soletta, oltre alla sostituzione degli appoggi tra pile e impalcato.
Il bando di gara per quest’opera scadrà il 28 luglio, mentre la durata del cantiere è fissata in 18 mesi, con una sospensione della circolazione prevista per circa 4 o 5 mesi nelle fasi più critiche dell’intervento.
Province e manutenzione: il peso delle competenze
I due progetti rientrano nel più ampio piano di manutenzione straordinaria del patrimonio infrastrutturale provinciale, che comprende oltre 1.000 ponti, di cui 400 con una lunghezza superiore ai sei metri. Molti di questi manufatti risalgono agli anni ’60 e ’70 e necessitano sempre più frequentemente di interventi complessi, costosi e articolati, anche sotto il profilo progettuale e autorizzativo.
Pasini ha sottolineato l’importanza del ruolo delle Province nella gestione e sicurezza delle infrastrutture locali, spesso poco visibile ma fondamentale per il funzionamento quotidiano del territorio: “A chi ancora ha dubbi sull’utilità delle Province, basta guardare la mole di opere in programma e le risorse impiegate per comprendere quanto il nostro lavoro sia centrale.”