Mostra su fascismo e resistenza a Verona prorogata fino al 2 novembre 2025

Quasi 87 mila visitatori per l’esposizione multimediale a Castelvecchio: grande afflusso di scuole e pubblico

Museo di Castelvecchio

Prosegue fino al 2 novembre 2025 la mostra “Fascismo Resistenza Libertà. Verona 1943–1945”, allestita nella sala Boggian del Museo di Castelvecchio. L’esposizione, inaugurata il 14 marzo scorso, ha già registrato quasi 87 mila visitatori, tra singoli, gruppi e numerose scolaresche. Un successo che ha convinto il Comune di Verona, attraverso l’assessorato alla Cultura e la Direzione dei Musei Civici, a prorogarne l’apertura inizialmente prevista solo fino al termine dell’estate.

Un’esposizione coinvolgente e innovativa

La mostra propone un viaggio immersivo e tridimensionale nella storia della città tra il 1943 e il 1945, anni cruciali segnati dalla caduta del fascismo, dall’occupazione nazista e dalla lotta partigiana. Il percorso espositivo è articolato in sei sezioni e offre un’esperienza emozionale e rigorosa, con il supporto di tecnologie digitali, filmati, ologrammi, documenti storici e opere originali.

Tra i protagonisti riportati in vita attraverso strumenti multimediali figurano figure note e meno note della storia locale e nazionale: Galeazzo Ciano, genero di Mussolini; Friedrich Boßhammer, responsabile delle deportazioni di ebrei da Verona; Rita Rosani, insegnante, ebrea e partigiana caduta in battaglia; e lo scultore antifascista Vittore Bocchetta.

Un progetto culturale rivolto soprattutto ai giovani

Come evidenziato dall’assessora alla Cultura Marta Ugolino, la mostra è pensata per intercettare un pubblico ampio, con particolare attenzione alle scuole. Nei primi due mesi sono stati oltre 200 i gruppi in visita, di cui ben 160 costituiti da scolaresche, un dato che sottolinea il valore didattico e formativo dell’iniziativa.

L’esposizione rientra nel programma delle celebrazioni per gli 80 anni dalla liberazione dal nazifascismo, e ha ricevuto buoni riscontri anche dalla stampa nazionale. La proroga consentirà a nuovi visitatori, in particolare studenti, di accedere a contenuti storici attraverso un linguaggio visivo e narrativo moderno e accessibile.

Collaborazioni e curatela

Promossa dal Comune di Verona – assessorato alla Cultura e Direzione Musei Civici, la mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Il progetto è stato curato da Andrea Martini, Federico Melotto, Marta Nezzo e Francesca Rossi, con un allestimento che unisce rigore storico a soluzioni visive di forte impatto emotivo.

Un racconto collettivo della memoria

L’allestimento sfrutta un sistema narrativo articolato su più piani: testimonianze, documenti originali, opere d’arte e tecnologie interattive, che guidano il visitatore in una lettura critica e partecipata degli eventi storici. Si tratta di una mostra che punta alla memoria attiva, capace di parlare al presente attraverso le vicende del passato, e che si propone come modello per future esperienze museali di storia contemporanea.

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