Videosorveglianza, nuove regole e bodycam: approvato il regolamento comunale

Il Consiglio comunale aggiorna le norme su telecamere, dashcam e privacy: più sicurezza e controllo in città

Approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 26 giugno, la modifica al Regolamento per la videosorveglianza segna un passo decisivo nella gestione della sicurezza urbana a San Giovanni Lupatoto. L’intervento normativo si è reso necessario per adeguare la normativa locale ai nuovi standard sulla protezione dei dati personali e per regolamentare strumenti tecnologici aggiuntivi come bodycam, dashcam e telecamere mobili.

Il nuovo regolamento disciplina in modo puntuale il trattamento dei dati personali raccolti tramite il sistema di videosorveglianza attivo sul territorio comunale, collegato alla control room della Polizia Locale e interconnesso, in caso di necessità, con la Stazione dei Carabinieri e la Questura di Verona.

Obiettivi chiari e rispetto della privacy

Tra le principali finalità del sistema di sorveglianza aggiornato figurano:

  • Prevenzione e repressione dei reati

  • Tutela della sicurezza urbana

  • Protezione del patrimonio comunale

  • Contrasto al degrado urbano e agli scarichi abusivi

  • Supporto alle attività della polizia giudiziaria

  • Lettura targhe ai varchi cittadini

  • Utilizzo in contesti di protezione civile

Il trattamento dei dati segue i principi fondamentali di liceità, proporzionalità e bilanciamento tra interesse pubblico e diritti individuali. In condizioni normali, le immagini vengono cancellate automaticamente, mentre in presenza di indagini o su richiesta delle autorità giudiziarie o delle forze di polizia, possono essere conservate e utilizzate nel rispetto delle leggi vigenti.

Bodycam e dashcam ora regolamentate

Una delle principali novità riguarda l’uso ufficiale di bodycam e dashcam da parte della Polizia Locale, ora regolato tramite un disciplinare tecnico operativo allegato al Regolamento. Questo aggiornamento normativo formalizza l’impiego di dispositivi mobili, già utilizzati in via sperimentale in molte città, per garantire maggiore trasparenza e tracciabilità durante gli interventi operativi.

Accanto al Regolamento è stato anche approvato il documento sulla Valutazione d’Impatto per la Protezione dei Dati (DPIA), uno strumento previsto dal GDPR per valutare e mitigare i rischi legati al trattamento di dati sensibili attraverso tecnologie di sorveglianza.

Un sistema in crescita: 109 videocamere attive

Attualmente il sistema comunale di videosorveglianza conta 109 telecamere attive, come ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Maurizio Simonato. Di queste, 34 sono installate ai varchi cittadini, mentre le restanti 75 sono distribuite in punti strategici del territorio.

“Il nostro impianto di videosorveglianza è in continua evoluzione”, ha dichiarato Simonato. “Si è rivelato uno strumento fondamentale per le indagini e per il lavoro quotidiano delle forze dell’ordine. Con questa modifica regolamentare, rafforziamo il presidio della sicurezza urbana e miglioriamo la qualità della vita, anche grazie alla partecipazione attiva dei cittadini nel progetto Controllo di Vicinato“.

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