Verona affronta un periodo critico nella gestione dei rifiuti, con cassonetti stracolmi, raccolte discontinue e un aumento degli abbandoni abusivi. In risposta, Amia ha annunciato un nuovo piano di interventi, che comprende un bando per rafforzare il servizio e un inasprimento dei controlli, con l’introduzione di sanzioni più severe contro i cosiddetti “furbetti del cassonetto”.
Le difficoltà non sono uniformi in tutta la città. La situazione appare particolarmente compromessa nella Quinta circoscrizione, dove il consigliere Raimondo Dilara (FdI) denuncia condizioni «disastrose». Nella Terza circoscrizione, il presidente Riccardo Olivieri (Pd) punta il dito contro «anni di mala gestione» che oggi presentano il conto, soprattutto nei quartieri di Borgo Milano, San Massimo, Borgo Nuovo e Stadio. Anche nella Settima circoscrizione, che include San Michele e Porto San Pancrazio, si segnalano criticità legate sia alla mancata attivazione delle credenziali per l’apertura dei cassonetti che alla presenza diffusa di piccole attività commerciali.
Cittadini e residenti lamentano un peggioramento generale, con numerose segnalazioni fotografiche che documentano cassonetti traboccanti. «È evidente che qualcosa non funziona», ammette Dilara, avanzando anche l’ipotesi di una “migrazione” di rifiuti da parte di cittadini dei comuni limitrofi, attratti da una gestione meno rigorosa nei centri urbani confinanti.
Nel centro storico, il tema della maleducazione resta centrale. Secondo il consigliere Dalai, l’informazione ai turisti sulla raccolta differenziata è insufficiente, e alcuni gestori di locazioni turistiche trascurano di spiegare le regole. In via Nizza, dove sono stati individuati soggetti che gettavano scarti alimentari nell’indifferenziata, verranno presi provvedimenti puntuali.
Le difficoltà operative di Amia, secondo il consigliere Padovani (FdI), sono legate a veicoli guasti, turni scoperti e mancanza di continuità nella presenza degli ispettori di zona. Questo rende inefficace il monitoraggio costante e rallenta le risposte alle segnalazioni. Tuttavia, in alcune aree – come l’Ottava circoscrizione (Montorio, Quinto, Poiano) – si riconosce che Amia interviene tempestivamente dopo le segnalazioni, nonostante l’aumento degli scarichi abusivi da parte di non residenti.
In questo contesto, Amia ha confermato un cambio di strategia per contrastare l’emergenza. Il direttore Ennio Cozzolotto ha illustrato un piano che prevede il passaggio al sistema di raccolta combinata in Quarta e Quinta circoscrizione a partire da settembre. Il nuovo modello integra il porta a porta per carta e plastica/metalli con cassonetti ad accesso controllato per rifiuto umido e secco.
Particolare attenzione è rivolta al centro storico, dove un’agenzia incaricata da Conai sta conducendo uno studio approfondito sulla raccolta rifiuti nell’ansa Adige. L’indagine coinvolge residenti, utenze non domestiche, turisti e locazioni brevi, con focus sulle aree pedonali e le vie a maggiore frequentazione. I primi risultati sono attesi nei prossimi giorni e dovrebbero offrire un quadro dettagliato per interventi più mirati.