Dopo una lunga e intensa ondata di caldo, Verona si prepara all’arrivo di forti temporali, attesi tra la sera di giovedì 4 luglio e tutta la giornata di domenica 7. Secondo le ultime previsioni meteorologiche, i fenomeni in arrivo potrebbero essere particolarmente violenti, a causa del contrasto tra l’aria surriscaldata della Valpadana e le correnti fresche atlantiche in discesa dall’Europa settentrionale.
L’anticiclone africano continuerà a influenzare il tempo fino a venerdì, con temperature attorno ai 35 gradi, condizioni afose e un’atmosfera satura di umidità. Anche nella serata odierna e di domani, non mancheranno temporali di calore localizzati sulle aree alpine e prealpine, ma si tratterà ancora di fenomeni isolati e poco efficaci nel raffreddare l’ambiente urbano.
La svolta arriverà nella tarda serata di venerdì 5 luglio, quando un fronte freddo vero e proprio inizierà a premere sull’arco alpino, spingendo masse d’aria instabili verso la pianura. Il primo vero impulso temporalesco è atteso in nottata, con nubifragi locali, forti raffiche di vento e possibilità di grandine.
Il rischio di fenomeni estremi sarà massimo tra sabato sera e domenica, in particolare nella fascia oraria tra le 19 e le 23 di sabato, quando l’energia potenziale accumulata negli strati più bassi dell’atmosfera – un mix di calore e umidità – potrebbe innescare violenti temporali, grandinate e downburst. Le precipitazioni continueranno anche nella giornata di domenica, con temporali più diffusi anche nel pomeriggio.
Il calo termico sarà netto ma graduale: già sabato le massime scenderanno intorno ai 31-32 gradi, per poi toccare i 29-30 domenica. Da lunedì 8 luglio le temperature resteranno più contenute, tra i 29 e i 32 gradi, con un clima estivo più sopportabile e ventilazione più regolare. Le condizioni rimarranno stabili almeno fino a venerdì 11, secondo le attuali proiezioni.
Giugno 2025 si chiude con numeri quasi da record: undici giornate consecutive con temperature oltre i 33°C, sei delle quali hanno superato i 35 gradi. In due casi è stata registrata una massima superiore ai 36°C, collocando il mese tra i più caldi degli ultimi 50 anni. Solo il 2019 e il 2003 avevano registrato medie superiori.
Sul fronte delle precipitazioni, la situazione resta critica: nel mese di giugno è caduto solo un terzo della pioggia attesa, concentrata quasi interamente in un singolo temporale. Questa condizione contribuisce a un bilancio climatico sbilanciato, aggravando il rischio di eventi estremi in occasione dei prossimi temporali.