È passato esattamente un anno dall’inaugurazione del sottopasso Nimes, realizzato a Verona nell’ambito del Progetto Filovia grazie all’unificazione dei tunnel di viale Galliano e viale Dal Cero, risalenti agli anni ’90. L’intervento ha rivoluzionato la mobilità dell’asse Est-Ovest cittadino, contribuendo in maniera significativa alla fluidificazione del traffico in direzione Porta Nuova e liberando la circonvallazione Oriani, ora accessibile a pedoni e ciclisti.
“Un risultato importante, nonostante le complessità del progetto”, ha dichiarato Tommaso Ferrari, assessore alla Mobilità e Opere complesse, ringraziando i lavoratori impegnati nella realizzazione dell’infrastruttura. L’opera, che rappresenta uno dei nodi fondamentali del sistema filoviario, ha permesso una riduzione del 40% dei tempi di attesa ai semafori e un aumento del traffico veicolare gestito senza intoppi.
Numeri alla mano: traffico in aumento, ma più efficiente
Nel corso dell’ultimo anno, secondo i dati raccolti da AMT3, il sottopasso ha visto un aumento del traffico veicolare del 20% nelle ore di punta, ma senza peggioramenti nella qualità della circolazione. Anzi, le code si sono notevolmente ridotte: il ritardo medio per veicolo è diminuito del 40%, grazie anche alle quattro rampe (due in entrata e due in uscita) che interconnettono tutte le direzioni di marcia.
In particolare:
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In via Galliano, tra le 7.30 e le 8.30, il traffico è cresciuto del 18,4% rispetto al periodo pre-cantiere.
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In direzione via Faccio e Porta Nuova, l’incremento ha toccato il 21,9%.
Incidenti in calo e più sicurezza stradale
Un altro dato positivo riguarda la sicurezza stradale. Come segnalato dalla Polizia Locale, tra giugno 2024 e giugno 2025 si sono verificati solo 7 incidenti all’incrocio tra viale Dal Cero e via Città di Nimes, contro i 15 dello stesso periodo prima dei lavori (2018-2019). Di questi, solo due senza feriti e cinque con feriti lievi. Il numero di sinistri si è dimezzato, confermando il ruolo del sottopasso nella riduzione dei punti di conflitto viario.
Il comandante della Polizia Locale, Luigi Altamura, ha evidenziato che l’opera ha contribuito a liberare la circonvallazione interna, storicamente congestionata. “I disagi vissuti durante i lavori sono stati ripagati, oggi la città si muove meglio e con meno stress”, ha dichiarato, ricordando però l’importanza del rispetto dei limiti di velocità, specie nel tunnel dove si registrano ancora eccessi.
Nessun infortunio nel cantiere: un primato positivo
“Un altro risultato che merita di essere evidenziato”, ha aggiunto Giuseppe Mazza, presidente di AMT3, “è che nei cantieri non si è verificato alcun infortunio”. Un dato significativo, considerata la complessità dell’opera nel cuore della città, e che ha richiesto coordinamento, professionalità e attenzione costante alla sicurezza da parte delle imprese coinvolte.
Il sottopasso rappresenta anche il fulcro del sistema filoviario veronese, con la realizzazione in corso di depositi, officine e uffici, la cui conclusione è prevista entro la fine del 2026.
Ultimi lavori entro settembre
Il cantiere del sottopasso è formalmente concluso, ma entro settembre verranno completate le opere superficiali:
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posa dell’illuminazione pubblica,
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riasfaltature delle corsie,
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installazione di recinzioni,
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ripristino dei parcheggi in via Città di Nimes.
Infine, va sottolineato che nessun episodio di allagamento si è verificato, nemmeno durante forti piogge temporalesche, grazie all’efficace sistema di pompe automatiche installate nel tunnel.