Primo soccorso, formazione record per quasi 2mila studenti veronesi

Cresce del 42% il progetto “Viva!”: rianimazione, disostruzione e uso del Dae nelle scuole con l’Ulss 9 Scaligera

Oltre 1.900 studenti delle scuole veronesi, dai 6 ai 19 anni, hanno ricevuto una formazione pratica e teorica sul primo soccorso, grazie al progetto “Viva! Cuore amico nella scuola”, promosso dall’Ulss 9 Scaligera. Si tratta di un’iniziativa che mira a diffondere competenze salvavita tra i più giovani, rendendo ogni studente un potenziale primo soccorritore.

Il programma ha coinvolto 95 classi di 27 istituti scolastici tra primarie, medie e superiori, distribuite in tutta la provincia di Verona. A tenere le lezioni sono stati operatori sanitari esperti del Dipartimento di Emergenza-Urgenza, diretto dal dottor Mauro Carlini, che ha sottolineato come questa attività possa avere un impatto diretto sulle possibilità di salvezza in situazioni di emergenza.

Gli studenti hanno appreso le principali tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP), le manovre di disostruzione delle vie aeree e l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico (DAE). Le sessioni formative hanno previsto sia una parte teorica che esercitazioni pratiche, con l’obiettivo di rendere le nuove generazioni consapevoli e preparate ad affrontare situazioni critiche nella vita quotidiana.

Rispetto all’edizione precedente, il progetto ha registrato un incremento del 42,6% nel numero dei partecipanti, passando da 1.400 a 1.996 studenti. Un segnale evidente dell’interesse crescente verso la cultura del soccorso, e di come la scuola rappresenti un veicolo fondamentale per diffondere queste competenze nella società.

“Ogni ragazzo formato è un potenziale primo soccorritore”, ha dichiarato Carlini, ribadendo il valore sociale e sanitario dell’iniziativa. I risultati ottenuti dimostrano che intervenire precocemente con le giuste manovre può fare la differenza tra la vita e la morte, e formare i giovani è il primo passo per aumentare il numero di cittadini in grado di agire correttamente in attesa dei soccorsi professionisti.

Il progetto “Viva!” si inserisce in un piano più ampio di prevenzione e formazione sul territorio, rafforzando la collaborazione tra sanità e scuola, e rispondendo a un’esigenza reale con strumenti concreti e accessibili.

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