È arrivata la prima vera ondata di caldo africano dell’estate 2025, e promette di farsi ricordare, anche se non durerà a lungo. Da oggi, 12 giugno, il promontorio anticiclonico sahariano ha iniziato a investire l’Italia, portando con sé un flusso d’aria rovente proveniente dal Sahara algerino, sospinto da una depressione atlantica al largo del Portogallo. Il caldo raggiungerà il culmine tra sabato e domenica, con temperature massime fino a 35°C e percepite oltre i 42°C, specialmente nella Pianura Padana.
Già nelle ultime ore, il termometro ha segnato valori superiori ai 32 gradi. Le giornate di sabato e domenica saranno caratterizzate da caldo afoso e umidità elevata, con tassi che non scenderanno sotto il 45%, nemmeno nelle ore più calde. Questo farà percepire temperature superiori anche di 7-8 gradi rispetto a quelle effettive, portando disagi e affaticamento, in particolare nei centri urbani.
Le notti torride non offriranno alcun sollievo, soprattutto in città, dove la presenza di cemento e asfalto rallenta il raffreddamento. Le minime notturne non scenderanno sotto i 22°C nel weekend, raggiungendo i 20°C solo all’alba.
Ma c’è un altro fenomeno che sta rendendo il cielo anomalo: la coltre biancastra visibile su Verona e provincia è dovuta ai fumi degli incendi canadesi, trasportati in quota dalle correnti atmosferiche. Sebbene non abbiano superato le soglie di allerta, le concentrazioni di PM10 sono aumentate temporaneamente, contribuendo alla percezione di un’aria irrespirabile.
Un cambiamento è atteso da lunedì 16 giugno, quando potrebbero formarsi temporali intensi, anche in pianura, innescati dal contrasto tra l’aria rovente africana e una massa d’aria più fresca di origine nordatlantica. Si tratta di condizioni che possono dare origine a supercelle temporalesche e fenomeni meteo estremi, come grandinate e raffiche di vento violente.
Tuttavia, l’arrivo dei temporali non porterà un raffreddamento significativo, almeno nell’immediato. Il promontorio africano inizierà a traslare verso i Balcani martedì, ma già da mercoledì è possibile l’arrivo di una seconda ondata di caldo, i cui effetti sono ancora in fase di studio.
Dopo un mese di maggio fra i più piovosi degli ultimi 40 anni, il clima ha improvvisamente cambiato volto. L’anticiclone africano domina ora la scena, inaugurando una stagione estiva che si preannuncia segnata da ondate di calore intermittenti ma intense, alternati a fenomeni violenti tipici del clima estremo.