Verona – Un episodio di grave tensione si è verificato nella serata di martedì 13 maggio, quando due giovani, entrambi cittadini marocchini irregolari sul territorio nazionale e già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per una serie di reati, tra cui resistenza e violenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e accesso arbitrario in zona interdetta.
Tutto è iniziato attorno alle ore 19 in piazza Bra, dove una ragazza italiana ha contattato la Questura denunciando di essere stata molestata da un passante. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato la vittima accompagnata dal fidanzato e da un amico, entrambi connazionali del presunto molestatore. Sin dai primi momenti, i due si sono dimostrati ostili e aggressivi nei confronti della polizia, ostacolando le operazioni e provocando un ritardo nell’identificazione dell’autore del gesto.
Una volta riportata la situazione alla calma, la giovane è stata accompagnata negli uffici della Polizia di Stato in lungadige Galtarossa per formalizzare la denuncia, insieme all’uomo segnalato come autore delle molestie, trattenuto per gli accertamenti di rito.
Poco dopo le 21, la situazione è precipitata nuovamente. I due giovani che avevano manifestato ostilità già in piazza Bra si sono recati presso la Questura, nonostante fosse chiusa al pubblico, e hanno cercato di oltrepassare le barriere di ingresso, presumibilmente con l’intenzione di raggiungere la ragazza.
Gli agenti in servizio di sorveglianza hanno immediatamente bloccato l’irruzione, ma sono stati aggrediti con spintoni e insulti. I due uomini, in evidente stato di ebbrezza, hanno reagito con violenza, rendendo necessario l’intervento di ulteriori unità di supporto. Durante il parapiglia, un poliziotto ha riportato una lesione al braccio, mentre uno dei due fermati ha più volte sputato contro la Volante e gli operatori, aggravando la sua posizione.
Entrambi sono stati arrestati e condotti in stato di fermo, con accuse formali che includono resistenza, minaccia e violenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e ingresso arbitrario in area di interesse militare – come è considerata la Questura. Al 23enne, in particolare, sono stati contestati anche i reati di lesioni personali aggravate e oltraggio a pubblico ufficiale.
Questa mattina, il Tribunale di Verona ha convalidato l’arresto per entrambi. Il giudice ha inoltre disposto il divieto di dimora nella provincia di Verona, misura cautelare destinata a impedire ai due soggetti di fare ritorno nel territorio scaligero in attesa di processo.