Verona – Il ponte del 1° maggio 2025 ha registrato numeri straordinari per il turismo a Verona e nella zona del Lago di Garda Veneto, segnando risultati addirittura superiori a quelli di Pasqua. Secondo i dati raccolti dalla piattaforma HBenchmark, l’occupazione media delle strutture ricettive ha raggiunto l’87% nel capoluogo e nella provincia veronese, mentre sulla sponda veneta del Garda si è toccato il 90%, con picchi rilevati nella giornata del 2 maggio.
A guidare l’ondata turistica sono stati il meteo favorevole, la possibilità di un ponte lungo e l’attrattività crescente del territorio veronese, capace di richiamare sia turismo nazionale che internazionale. In città, la tariffa media giornaliera si è attestata a 124 euro, con punte fino a 154 euro durante le giornate clou, mentre il ricavo per camera (RevPAR) ha toccato i 108 euro, salendo a 145 euro nella notte del 2 maggio.
Il Lago di Garda Veneto non è stato da meno, con una tariffa media di 140 euro e un ricavo medio di 126 euro a camera, arrivando a 137 euro nel picco del ponte. Il Basso Lago si è confermato l’area più dinamica, grazie alla sua vicinanza ai principali snodi turistici e alla presenza di strutture ad alta capacità ricettiva.
Le presenze turistiche sono state trainate in primis dagli italiani, che hanno rappresentato il 39% del totale a Verona, seguiti da tedeschi (7,9%) e svizzeri (3,3%). Sulla sponda gardesana, italiani e tedeschi hanno contribuito in egual misura, con il 33% ciascuno, mentre si è registrato un buon afflusso anche da austriaci e britannici.
Non solo hotel: anche il comparto extra-alberghiero ha riportato performance positive. A Verona, le strutture alternative hanno registrato in media 4.000 stanze occupate per notte, con una permanenza media di 3,6 notti. Il tasso di occupazione ha raggiunto il 74% nella notte del 2 maggio, mentre la tariffa media giornaliera ha toccato i 212 euro, a dimostrazione del valore percepito dell’offerta.
Sulla sponda veronese del Garda, le stanze extra-alberghiere occupate sono state circa 4.600 a notte, con una durata media del soggiorno di 4,25 notti. L’occupazione ha toccato il 50%, con tariffe giornaliere medie intorno ai 210 euro, cifre che confermano il crescente interesse per le soluzioni di soggiorno flessibili e indipendenti.
“Il ponte del 1° maggio ha battuto la Pasqua”, ha dichiarato Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Lago di Garda Veneto, sottolineando il ritorno importante del mercato tedesco e l’ottima affluenza domestica. Il bilancio, dunque, è estremamente positivo per l’intero comparto turistico veronese, che si prepara a una stagione estiva da protagonisti, forte di una domanda in crescita e di un’offerta sempre più competitiva.