Il caso della scomparsa di Clara Rossignoli, 79 anni, torna a far discutere dopo la puntata del 5 maggio 2025 di Storie Italiane, il programma di RaiUno condotto da Eleonora Daniele. La trasmissione ha riacceso i riflettori su una vicenda che, sin dai primi giorni di aprile, appare intricata e colma di punti oscuri.
Clara viveva nella zona di Verona, in un contesto familiare complesso, e secondo la denuncia sporta dalla figlia il 14 aprile, si sarebbe allontanata da casa senza lasciare traccia dopo un litigio avvenuto l’8 aprile. Tuttavia, l’unica certezza è che da allora non si hanno più sue notizie, e il mistero attorno alla sua scomparsa si infittisce di giorno in giorno.
L’ultimo litigio e la denuncia della figlia
Secondo quanto emerso, la sera dell’8 aprile ci sarebbe stato un violento litigio tra Clara e la compagna del nipote, presumibilmente per questioni economiche. La figlia della donna, intervenuta in diretta durante la trasmissione del 5 maggio, ha espresso la propria convinzione che la madre non si sia allontanata volontariamente né che si tratti di suicidio:
“Sono sempre più convinta che mia mamma sia stata uccisa. Era una donna forte, non avrebbe mai fatto un gesto simile. Ditemi dov’è il corpo”.
La dichiarazione è stata preceduta da ricostruzioni discordanti fornite dai conviventi e da alcuni conoscenti, che parlano di un presunto allontanamento l’11 aprile, ma la figlia ritiene che la madre sia scomparsa proprio la sera del litigio, ovvero il giorno 8.
Telecamere, testimonianze e un cellulare spento da giorni
Nonostante l’attivazione del piano di ricerca per persone scomparse da parte della Prefettura di Verona, con il coinvolgimento di Carabinieri, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, non è emerso alcun elemento utile al ritrovamento. Le telecamere di sorveglianza e i testimoni non hanno fornito indicazioni decisive.
Elemento chiave, ma inquietante, è che il cellulare di Clara risulta spento sin dal 9 aprile, due giorni prima della data indicata da alcuni come quella della scomparsa. Nessuna cella telefonica è stata agganciata, rendendo difficile ogni tentativo di tracciamento.
Frequentazioni ambigue e un post social sospetto
Tra le informazioni raccolte, le indagini stanno vagliando presunte frequentazioni con un uomo anziano, già identificato e che ha negato l’esistenza di una relazione, e legami non ben definiti con alcuni avventori di un bar che frequentava abitualmente. Nessuno, però, tra amici o parenti è stato in grado di fornire elementi concreti.
Un ulteriore punto controverso riguarda un post pubblicato su Facebook il 1° aprile, in cui Clara appariva in una foto con un uomo che lei definiva “mio nipote”, ma che non aveva alcun legame di parentela con lei. L’uomo ha spiegato che probabilmente la donna cercava attenzione, insinuando un possibile stato di fragilità emotiva.
Un caso ancora aperto
A oggi, il caso di Clara Rossignoli resta ufficialmente una scomparsa, ma la famiglia, e in particolare la figlia, non accetta l’ipotesi dell’allontanamento volontario. La richiesta è chiara: continuare a cercare e fare luce su cosa è accaduto quella sera di aprile. La trasmissione ha promesso nuovi aggiornamenti nelle prossime puntate.
Nel frattempo, le forze dell’ordine proseguono le indagini, cercando tra elementi frammentari e testimonianze non sempre coerenti, mentre l’attenzione mediatica continua a tenere viva la speranza di una risoluzione.