Nuovo atto vandalico contro le sedi della Cisl a Verona. Ieri mattina, sui vetri dell’ufficio Caf di via Grolli, nel quartiere Borgo Roma, sono apparse scritte offensive firmate dal simbolo “W no vax”. I messaggi, ben visibili sulle vetrine, recitavano frasi come “Cisl Nazisti” e “Traditori del popolo”, proseguendo una serie di attacchi iniziata ormai quattro anni fa.

Si tratta del settimo episodio dal 2021, anno in cui le sedi sindacali veronesi furono prese di mira per la prima volta da scritte riconducibili al movimento no-vax. Anche in questo caso, le forze dell’ordine sono al lavoro per individuare i responsabili.

Una serie di atti vandalici che dura dal 2021

Le incursioni contro la Cisl di Verona sono iniziate nel 2021, durante il periodo di maggiore tensione legato alle politiche sanitarie e alla campagna vaccinale. Le sedi sindacali sono diventate bersaglio di messaggi anonimi e aggressivi, sempre caratterizzati da riferimenti al movimento no-vax.

L’ultimo caso simile risale allo scorso dicembre, quando comparvero scritte come “Cisl Nazisti” e “Servi del Wef”, un chiaro attacco anche contro il World Economic Forum, spesso al centro delle teorie complottistiche di alcune frange estremiste.

Le reazioni e le indagini in corso

La Cisl ha condannato fermamente questi nuovi atti di vandalismo, sottolineando come tali episodi rappresentino un attacco non solo all’organizzazione, ma alla libertà sindacale e alla democrazia. Le autorità hanno intensificato le indagini per risalire agli autori, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.

Gli inquirenti non escludono collegamenti con i precedenti episodi, considerando la modalità d’azione e i simboli utilizzati come elementi ricorrenti. L’obiettivo è identificare i responsabili e porre fine a una serie di intimidazioni che da anni colpisce la rete di sedi sindacali.