Dal 27 giugno al 22 settembre 2025 il Teatro Romano di Verona ospiterà la 77esima edizione dell’Estate Teatrale Veronese, una delle manifestazioni culturali più prestigiose d’Italia. Il festival torna a intrecciare teatro, musica e danza in un programma multiforme, con un filo conduttore inedito: l’acqua, simbolo di trasformazione e fluire continuo, elemento che ispira sia i contenuti artistici sia una riflessione più ampia sulle risorse naturali e la crisi climatica.
Debutti nazionali e Shakespeare al centro
Tra i protagonisti assoluti di questa edizione ci sono ben 11 prime nazionali, molte delle quali nel solco della tradizione shakespeariana. Il Festival Shakespeariano vedrà in scena quattro grandi opere rivisitate: Otello diretto da Giorgio Pasotti, Riccardo III per la regia di Andrea Chiodi, La Tempesta interpretata da Alfredo Arias, e Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard. Non mancheranno incursioni nel teatro classico e moderno con Gli Innamorati di Goldoni, diretti da Roberto Valerio, e Lisistrata, reinterpretata da Lella Costa sotto la regia di Serena Sinigaglia.
Una città in scena
ETV in Town amplierà la proposta shakespeariana anche fuori dal Teatro Romano, portando tre prime assolute nel suggestivo Parco della Provianda al Bastione delle Maddalene. Il festival animerà Verona per tutta l’estate, con luglio dedicato al teatro, agosto alla danza e al musical, e settembre al dialogo con i classici.
La sezione “Settembre Classico” affronterà i temi della classicità sia attraverso l’opera greca che quella goldoniana, culminando con la prima nazionale del Bestiario Idrico di Marco Paolini, un’opera che riflette sull’emergenza ambientale.
Musica dal mondo
Il cartellone musicale presenterà dieci appuntamenti internazionali. Tra i nomi attesi, Cat Power, Paolo Fresu con Richard Galliano e Jan Iundgren, Stefano Bollani con Trilok Gurtu, Max Richter, Jack Savoretti, Simone Cristicchi, i Calibro 35, Goran Bregovic, Gaia e Irene Grandi. Una proposta elegante e trasversale, capace di esplorare suoni dall’Europa, dai Balcani e dall’India.
Danza, comicità e progetti formativi
Tra le performance più attese, lo spettacolo per famiglie Pimpa – il musical a pois, firmato da Altan e d’Alò, e l’esibizione dei Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, celebri per la loro ironica parodia del balletto classico.
I grandi interpreti
Il palco del Teatro Romano vedrà la partecipazione di Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli, Paolo Sassanelli, Giacomo Giorgio, Maria Paiato, Graziano Piazza, Claudio Casadio, Loredana Giordano, Lella Costa, Marco Paolini, e lo stesso Giorgio Pasotti anche come regista.
Verona intera diventerà un palcoscenico diffuso, coinvolgendo artisti come Luca Scarlini, Laura Corradi con Ersiliadanza e Marcella Galbusera con il suo progetto di comunità Arte3.
Una visione per il futuro
Durante la conferenza stampa, l’assessora alla cultura Marta Ugolini ha definito il festival «un elemento imprescindibile dell’offerta culturale della città», sottolineandone il valore innovativo e la capacità di coniugare tradizione e contemporaneità. Il direttore artistico uscente Carlo Mangolini ha invece parlato della necessità di “trovare un nuovo paradigma” per leggere Shakespeare attraverso il filtro dei tre stati della materia (liquido, solido, gassoso), inserendolo nel più ampio contesto della crisi climatica globale.