Gelate notturne, rischio danni per peschi, albicocchi e kiwi: l’allarme di Coldiretti Verona

Temperature sotto zero nella notte del 19 marzo mettono a rischio le coltivazioni primaverili. Attivati gli impianti antibrina per limitare i danni

Le gelate notturne del 19 marzo stanno creando forte preoccupazione tra gli agricoltori della provincia di Verona. Secondo Coldiretti Verona, le basse temperature registrate nelle ore più fredde potrebbero aver compromesso le piante da frutto già in fioritura, come peschi e albicocchi, e quelle in fase di germogliamento, come i kiwi.

Rischio danni alla produzione

A lanciare l’allarme è Giorgio Girardi, responsabile del settore ortofrutta di Coldiretti Verona: «C’è il rischio che le gelate abbiano danneggiato i fiori e i germogli, riducendo la possibilità di una raccolta abbondante». Se i danni fossero confermati, la produzione di frutta primaverile ed estiva potrebbe subire un calo significativo.

Intervento degli agricoltori con impianti antibrina

Per limitare gli effetti del gelo, gli agricoltori hanno attivato gli impianti antibrina, che attraverso l’irrigazione di emergenza creano uno strato di ghiaccio protettivo sui fiori e sui germogli, mantenendo costante la temperatura ed evitando il disseccamento delle parti più delicate delle piante.

L’intervento tempestivo ha evitato danni peggiori, ma sarà necessario monitorare le coltivazioni nei prossimi giorni per valutare l’effettiva tenuta delle piante e l’impatto delle gelate sulla produzione di pesche, albicocche e kiwi.

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