Parco Natura Viva e bracconaggio: 8 ibis eremita abbattuti nell’ultima migrazione

Il progetto di reintroduzione della specie è minacciato dalla caccia illegale. Il Parco di Bussolengo e la Fondazione LIFE Northern Bald Ibis lanciano l’allarme

Bracconaggio e ibis eremita: il Parco Natura Viva denuncia 8 abbattimenti illegali

Durante l’ultima migrazione autunnale, almeno 8 ibis eremita sono stati abbattuti a causa del bracconaggio, un fenomeno che continua a minacciare la sopravvivenza di questa specie estinta in Europa e ora al centro di un ambizioso progetto di reintroduzione. Il Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del programma LIFE Northern Bald Ibis, denuncia la situazione e chiede interventi più incisivi per proteggere gli esemplari.

Il progetto, guidato dallo zoo di Vienna, punta a ricostruire una popolazione autosufficiente di 260 esemplari entro il 2028, in grado di migrare autonomamente tra le Alpi e la Toscana. Tuttavia, come spiega Johannes Fritz, direttore scientifico dell’iniziativa, “ce la faremo solo se riusciremo a dimezzare gli episodi di bracconaggio”.

Il caso di Puck, l’ibis ucciso e nascosto

Uno degli episodi più emblematici è la vicenda di Puck, un ibis eremita nato nel 2021 in natura da esemplari reintrodotti e in grado di migrare senza l’intervento umano. Mentre tornava dall’Austria all’Oasi di Orbetello, ha sostato sugli Appennini, dove è stato colpito da un’arma da fuoco mentre era posato su un tetto. Il responsabile, un cacciatore con regolare licenza, ha cercato di nasconderne la carcassa, ma è stato identificato grazie al GPS che ogni ibis del progetto porta con sé.

Le indagini condotte dai Carabinieri Forestali di Forlì-Cesena hanno permesso di individuare il colpevole, perquisire la sua abitazione e sequestrare l’arma utilizzata. Il cacciatore ha perso il porto d’armi ed è stato avviato un procedimento giudiziario.

Un futuro incerto per gli ibis eremita

Attualmente in Italia vivono circa 160 ibis eremita, un numero ancora insufficiente per garantire la sopravvivenza della specie. Secondo Caterina Spiezio, responsabile ricerca del Parco Natura Viva, “un terzo delle perdite del progetto è causato proprio dalla caccia illegale”.

Il progetto europeo LIFE Northern Bald Ibis terminerà tra quattro anni, e il suo successo dipenderà dalla capacità di ridurre drasticamente il bracconaggio. Senza un cambio di rotta, il ritorno degli ibis eremita nei cieli italiani rischia di rimanere un sogno infranto.

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