Verona, al via la sperimentazione delle “zone rosse”: controlli rafforzati per 60 giorni

Il provvedimento riguarda piazzale XXV Aprile e zona Pradaval. Divieto di stazionamento per soggetti con precedenti per reati gravi

Da oggi, 14 febbraio, Verona introduce un nuovo sistema di “zone rosse” per aumentare la sicurezza in aree sensibili della città. La misura, stabilita dal prefetto Demetrio Martino in sede di Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, interesserà piazzale XXV Aprile – Tempio Votivo e la zona Pradaval. Per 60 giorni, fino al 30 aprile 2025, sarà in vigore un controllo rafforzato con il divieto di stazionamento per determinate categorie di persone.

Chi non potrà sostare nelle zone rosse

Il divieto riguarda persone già segnalate all’autorità giudiziaria per reati come:

  • Violazioni in materia di stupefacenti
  • Reati contro la persona e il patrimonio
  • Violazioni sulle armi
  • Resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale
  • Violenza sessuale

Chiunque rientri in questi criteri potrà essere immediatamente allontanato dalle forze dell’ordine e, se dovesse tornare, rischia sanzioni.

Obiettivo: sicurezza e prevenzione

Il questore Rosaria Amato ha chiarito che l’iniziativa non mira alla creazione di vere e proprie “zone rosse”, ma a un “controllo rafforzato” in aree critiche. L’obiettivo è migliorare la sicurezza per pendolari, studenti e cittadini, garantendo la libera fruizione degli spazi pubblici senza interferenze di soggetti pericolosi.

Il provvedimento verrà valutato tra 60 giorni per stabilire se la sperimentazione abbia portato a un effettivo miglioramento dell’ordine pubblico.

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