Negli ultimi anni, gli affitti brevi sono diventati una realtà sempre più rilevante nel settore dell’ospitalità, trasformando il volto di città come Verona e molte altre in Italia. Alimentato dalla crescita del turismo e dalla diffusione delle piattaforme digitali, questo fenomeno genera opinioni discordanti e accende il dibattito tra opportunità economiche e criticità sociali.
Da un lato, le locazioni turistiche rappresentano una risorsa strategica che amplia l’offerta ricettiva, generando un indotto economico significativo. Dall’altro, emergono preoccupazioni su sicurezza, regolamentazione fiscale e impatto sul mercato degli affitti residenziali, con il rischio di ridurre la disponibilità di abitazioni per i residenti e far lievitare i canoni di locazione.
Affitti brevi nel 2024: i controlli a Verona
Di recente, il Comune di Verona ha reso noto il bilancio dei controlli sulle strutture ricettive per il 2024, con particolare attenzione a B&B, case vacanze e affitti turistici. Complessivamente, la task force ha effettuato 560 ore di verifiche su 119 strutture, di cui 102 locazioni turistiche, riscontrando 50 infrazioni accertate.
Sebbene il numero di violazioni non sia allarmante, preoccupa la mancata comunicazione delle presenze alla Questura, un aspetto fondamentale per la sicurezza pubblica. Tuttavia, va sottolineato che molte ispezioni avvengono in seguito a segnalazioni, mentre nel Comune di Verona le strutture ricettive registrate sono ben 3.708, suddivise tra:
- 3.279 locazioni turistiche
- 174 alloggi turistici e case vacanze
- 137 B&B
- 68 alberghi
- 50 agriturismi
Affitti turistici nel mirino: attacchi e proteste
Oltre alle questioni normative e fiscali, cresce il malcontento verso la diffusione degli affitti turistici nei centri storici, con l’accusa di sottrarre alloggi ai residenti e di contribuire all’aumento degli affitti. Questa tensione si è tradotta in azioni vandaliche e manifestazioni ostili, tra cui:
- Danneggiamenti alle cassettine delle chiavi
- Rimozione delle targhette identificative
- Affissione di adesivi di protesta contro le locazioni turistiche
Il settore, però, si difende. Edoardo Nestori, presidente di Locatur, l’associazione che riunisce gli operatori del settore, ha espresso la sua indignazione: “Siamo amareggiati. Non meritiamo questo trattamento. Le locazioni turistiche rappresentano un servizio fondamentale, soprattutto in una città come Verona, dove l’accoglienza turistica sarebbe altrimenti complessa. Questi atti danneggiano non solo noi, ma l’intera comunità”.
Il dibattito resta acceso: tra necessità di regolamentazione e il diritto di fare impresa, quale sarà il futuro delle locazioni turistiche?