TAV Verona-Vicenza al 60%, ma a est mancano fondi e soluzioni

Mentre i lavori sulla tratta occidentale proseguono, l’uscita est di Vicenza resta un nodo irrisolto. Il Comune attende il protocollo per definire le prossime mosse

cantiere

L’avanzamento dei lavori della TAV tra Verona e Vicenza ha raggiunto il 60%, ma sulla tratta orientale Vicenza-Grisignano-Padova persistono incertezze progettuali e finanziarie. A ribadirlo sono stati il commissario straordinario Vincenzo Macello e il presidente del Veneto Luca Zaia, durante l’inaugurazione della stazione della Gazzera a Mestre.

Il nodo dell’uscita est di Vicenza

Il tratto più critico riguarda 4,3 chilometri di binari dalla stazione di Vicenza al confine con Grisignano, inseriti nel terzo lotto funzionale Vicenza-Padova. Attualmente, non è stata ancora scelta una soluzione per il raddoppio della linea ferroviaria, ma secondo Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sono in corso studi di fattibilità per valutare l’opzione migliore.

Una volta individuata la soluzione progettuale, il consorzio Iricav Due avrà otto mesi di tempo per redigere il progetto definitivo. Intanto, la situazione appare più chiara nel tratto Grisignano-Padova, dove il progetto è quasi ultimato.

Finanziamenti incerti: servono 3 miliardi di euro

Oltre agli aspetti tecnici, resta aperto il problema dei fondi necessari. Il costo totale della tratta Vicenza-Padova dipenderà dalla scelta progettuale, ma per ora è finanziato solo il progetto definitivo con 25 milioni di euro. Per l’intera opera mancano ancora 3 miliardi, un’incognita che rischia di rallentare ulteriormente i lavori.

I ritardi e il nodo di Ponte Alto

A complicare il quadro c’è anche il ritardo nella firma del protocollo per il secondo lotto funzionale, che prevede l’attraversamento di Vicenza e la demolizione del viadotto di Ponte Alto. L’accordo, atteso per fine 2024, non è ancora stato siglato, anche perché il Comune ha chiesto a Iricav Due di garantire l’apertura dei tre nuovi varchi (Arsenale, Olmo e Oreficeria) prima di abbattere il ponte. Tuttavia, questi accessi sono in ritardo e potrebbero creare nuove criticità nei tempi di realizzazione dell’opera.

Prossime decisioni attese nei prossimi mesi

Il commissario straordinario Macello ha sottolineato che a Vicenza i lavori sono partiti, e che il protocollo con le istituzioni coinvolte è in fase di chiusura. Secondo le previsioni, entro un paio di mesi si potrebbe arrivare a una decisione definitiva sull’uscita est della città.

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giacomo Possamai, ha più volte ribadito la necessità di un confronto con il territorio prima di adottare una soluzione definitiva. Nel frattempo, il Comune resta in attesa degli ultimi riscontri sul protocollo, con l’obiettivo di portarlo in consiglio comunale entro febbraio.

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